"Dritto e Rovescio" mostra come i media locali hanno raccontato il caso
Con un comunicato di soli 31 secondi, la sera del 16 febbraio, il principale telegiornale russo ha annunciato la morte del principale oppositore del presidente Putin, Alexei Navalny. La trasmissione di Rete 4 "Dritto e Rovescio" ha analizzato come i media russi hanno trattato la notizia.
"Le operazioni militari russe proseguono con successo sul territorio nemico". Questo è invece l'annuncio dello stesso notiziario il giorno dopo la morte di Navalny, che non è stata più ripresa nelle 24 ore successive. La notizia della morte di Navalny non trova spazio neanche nel sommario, ma viene dato ampio spazio a un servizio dedicato a un gatto salvato dal freddo.
Lo stesso giorno, il presidente russo Vladimir Putin parla alla nazione per celebrare il 31esimo anniversari dalla nascita di Gazprom: un messaggio che non dedica nessun passaggio alla morte di Navalny. Neanche i quotidiani dedicano spazio alla notizia della morte. Chi prova a parlarne viene ripreso immediatamente, come avvenuto in un talk show al presidente del partito liberale. Vladimir Solovyov, uno dei giornalisti più vicini a Putin, ha parlato di Navalny senza neanche nominarlo: "Su questa morte non sappiamo niente - ha detto il giornalista nel suo programma tv -. Tutto l'Occidente aveva preparato le accuse per la sua morte, ma chi trae vantaggio da questa morte? Non certo la Russia o il governo russo".