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Navalny, la macchina del fango su Yulia: ecco come

La Navalnaya nel mirino della propaganda russa: sui social e sui media filogovernativi fake news che la dipingono come "la vedova allegra" tra amanti e spiagge

La "vedova allegra".

E' così che sui media e sui social media in Russia viene presentata Yulia Navalnaya che, alla morte del marito, l'oppositore anti-Putin Alexei Navalny, per prima ha puntato il dito contro Putin. La donna ha poi dichiarato di assumere l'eredità politica e di voler continuare la battaglia del consorte. Così quasi da subito si è scatenata la macchina del fango della propaganda russa: contro una donna che da due anni vive con i due figli in Europa, lontana dalla sua città natale, Mosca. Una pecca anche questa, per la figlia dello scienziato Boris Ambrosimov, classe 1976.

Oltre al fatto che le vengano affibbiati amanti in serie. Fake news che stuzzicano la morbosità popolare nonostante siano state regolarmente smontate dai diretti interessati.

Navalny, la macchina del fango su Yulia: ecco come - foto 1
Tgcom24

La macchina del fango sulla moglie di Navalny

 Amanti, comportamenti non verbali, strette di mano con leader stranieri: Yulia Navalnaya è nel mirino della propaganda russa, in questi giorni più che mai, nel tentativo di screditarla come nuovo volto dell'opposizione russa. Il tutto a ridosso delle presidenziali di marzo.

 

L'obiettivo del Cremlino, come in altri casi, infatti, è quello di isolarla dal popolo russo. Come riferisce nel dettaglio La Repubblica, alla cosiddetta "vedova allegra" sono stati affibbiati amanti che si sono presi la briga di smentire la relazione architettata ad arte. E' il caso del miliardario russo Evgenij Chichvarkin, esule in Gran Bretagna dal 2008 ma finanziatore dei progetti di Navalny.  "Il giorno della morte di Navalny Yulia si divertiva in spiaggia!", è l'accusa: ma la foto con Chichvarkin risale all'agosto del 2021, quando erano a Jurmala, in Lettonia.
 

Tra i flirt extraconiugali si annovera anche Christo Grozev, il giornalista investigativo di Bellingat che aiutò Navalny a smascherare i suoi avvelenatori. Ma è stato dimostrato che le presunte fatture di prenotazioni alberghiere diffuse per sostenere la love-story erano state falsificate.
 

E poi le foto delle strette di mano di Navalnaya con i leader stranieri a Monaco e Bruxelles nei giorni scorsi a sostenere che la sua discesa in campo sia una "provocazione dell’Occidente" per sabotare la politica interna russa, sottolinea La Repubblica.

 

Il culmine si è raggiunto con il video dell'intervento non programmato di Navalnaya alla Conferenza di Sicurezza di Monaco, quando la notizia della morte di Navalny era stata appena diffusa dal Servizio Penitenziario Federale Russo e lei non riusciva a crederci. Quel video è stato mandato al rallentatore per cogliere ogni sua minima espressione facciale. "E' la reazione di una donna che non riesce a trattenere la gioia e il sollievo", il commento sui media attribuito allo psicologo statunitense Paul Ekman, massimo esperto di espressioni facciali, ma - riporta La Repubblica - lui stesso ha smentito tali parole.

 

L'attacco di Medvedev: "E' felice, adesso ha una carriera politica"

 Ad attaccarla ci si è messo anche l'ex presidente russo Dmitry Medvedev che, in un'intervista ai media di Mosca, ha detto. "Guardate la faccia sorridente, felice, della vedova di Navalny. C'è la sensazione che lei avesse aspettato questo evento per tutti questi anni per lanciare alla grande la sua vita politica. E le l'ha già detto. Tutto ciò è molto triste". La portavoce del team Navalny, Kira Yarmysh, ha postato il video di questa dichiarazione su X accompagnandolo con una risposta a Medvedev: "Registreremo ogni sua parola, non ne dimenticheremo nessuna, e poi lo faremo rispondere di ognuna". 

 

Navalnaya: "Non difendetemi da Medvedev, è il nulla"

 "Perché mi difendete da Medvedev? E' il nulla". Lo scrive su X Yulia Navalnaya rispondendo alle affermazioni dell'ex presidente russo. "Vi propongono appositamente una persona che non conta niente perché voi vi sfoghiate su di lui", aggiunge Navalnaya, che poi conclude: "Scrivete che Putin ha ucciso Alexei. Scrivetelo ogni giorno finché avrete le forze". 

 

Il nuovo ruolo di Yulia Navalnaya

Yulia Navalnaya è sempre stata solita evitare le telecamere, rimanendo in disparte, mentre suo marito, il leader dell'opposizione russa Alexei Navalny, diventava il più grande nemico del presidente Vladimir Putin. Ma dopo la sua morte in prigione, è salita su un palco normalmente riservato ai politici di alto livello a Monaco e ha giurato che Putin e i suoi alleati sarebbero stati assicurati alla giustizia. Successivamente ha giurato solennemente: "Continuerò il lavoro di Alexei Navalny".

 

Si trattava di una dichiarazione ambiziosa da parte di una donna che una volta disse in un'intervista all'edizione russa di Harper's Bazaar che il suo "compito chiave" era prendersi cura dei figli e della casa.

 

Il nuovo incarico di Yulia Navalnaya è invece ora quello di guidare l'opposizione russa attraverso uno dei periodi più bui e turbolenti della sua storia. L'opposizione è fratturata e la morte di Navalny le ha inferto un duro colpo.

 

La domanda, dunque, è se Navalnaya riuscirà a radunare le truppe di suo marito e a lavorare con altri gruppi di opposizione per lanciare una qualche sorta di sfida di successo a Putin, che è sulla buona strada per servire altri sei anni al Cremlino dopo le elezioni presidenziali di marzo.

 

Putin ha sempre più represso la libertà di parola e soffocato il dissenso in Russia, incarcerando oppositori e critici. Navalnaya ha esperienza nel tenere testa a Putin. Lei e Navalny erano sposati da più di 20 anni, e lei era al suo fianco mentre lo aiutava a guidare le più grandi proteste in Russia dal crollo dell'Unione Sovietica e nelle successive condanne al carcere.

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