Morto Pete Frates, padre dell'Ice Bucket Challenge, a colpi di acqua ghiacciata
Giocatore di baseball e ispiratore della famosa "sfida" per promuovere la lotta contro la Sla. Eʼ morto a 34 anni: il ricordo del New York Times
Ha ispirato l'Ice Bucket Challenge, la sfida a colpi di secchiate di acqua ghiacciata per sensibilizzare sulla Sla - la sclerosi laterale amiotrofica, malattia neurodegenerativa - che e' servita a raccogliere circa 220 milioni di dollari in tutto il mondo.
Ora Pete Frates, giocatore di baseball e determinato a combattere contro la malattia, è morto a 34 anni. A dedicargli un ricordo online diversi media, tra i quali il New York Times
Il video virale - La sfida dell'Ice bucket challenge è diventata virale nel 2014 e il processo era relativamente semplice: si prendeva un secchio di acqua ghiacciata e si gettava sopra la testa, pubblicando poi un video sui social media e sfidando gli altri a fare lo stesso o ad effettuare una donazione in beneficenza. Molte persone hanno fatto entrambe le cose. Migliaia di persone hanno partecipato, tra cui celebrità, star dello sport e politici, l'attuale presidente degli Stati Uniti Donald Trump. I video online sono stati visualizzati milioni di volte.
La malattia - "La sfida dell'Ice Bucket Challenge - aveva detto all'epoca Frates - rappresenta tutto cio' che è fantastico in questo paese: riguarda il divertimento, gli amici, la famiglia e fa la differenza per tutti noi che viviamo con la Sla". Frates, originario di Beverly nei sobborghi di Boston, era un atleta al St. John's Prep nella vicina Danvers. Ha continuato a giocare a baseball al Boston College e ha poi proseguito professionalmente in Germania dopo la laurea e in campionati dilettanti al suo ritorno negli Stati Uniti. Stava giocando per i Lexington Blue Sox nel 2011 quando è stato colpito al polso da un tiro e ha notato che non stava guarendo correttamente. Dopo mesi di test, gli è stata diagnosticata la Sla nel 2012. "Ai piani alti c'e' un disegno per me - aveva aggiunto Frates al The Salem News nel 2012 - ho accettato questa situazione mentalmente. Ci sono persone la' fuori che non hanno il mio sistema di supporto o i miei vantaggi e voglio aiutarle"
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