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Medio Oriente, il premier israeliano Netanyahu: "L'operazione a Gaza richiederà ancora tempo"

Dall'inizio del conflitto le vittime nella Striscia sono arrivate a 192, di cui 58 bambini e 34 donne, e 1.235 i feriti. Decine di attacchi israeliani nelle ultime ore

Tragico bilancio a Gaza dopo i raid israeliani nella notte: morti e feriti

"L'operazione a Gaza richiederà ancora tempo". Lo ha annunciato il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, al termine della riunione del Gabinetto di sicurezza del governo quando al Palazzo di Vetro a New York si aprivano i lavori del Consiglio di Sicurezza dell'Onu sul conflitto nella Striscia. Il primo ministro ha poi sottolineato che Israele ha dalla sua "il sostegno degli Usa" di Joe Biden e l'operazione 'Guardiano delle Mura' "continuerà quanto necessario per riportare la calma".

Dall'inizio del conflitto le vittime a Gaza sono arrivate a 192 e di queste 58 sono bambini e 34 donne, 1.235 i feriti. Nella notte tra sabato 15 e domenica 16 maggio, dopo la forte ondata di razzi dalla Striscia su Tel Aviv e il centro del Paese, in un attacco dell'aviazione israeliana (circa 90 gli obiettivi colpiti) in una via centrale di Gaza City sono rimaste uccise 33 persone, di cui 12 donne e 8 bambini con l'intera famiglia al-Athab distrutta. E le vittime potrebbero essere maggiori visto che si scava ancora tra le macerie. Nella Striscia, inoltre, è sempre più "emergenza umanitaria", visto che mancano l'acqua, l'elettricità e la benzina per i generatori e le fila dei profughi si ingrossano.

 

L'esercito israeliano ha più volte ribadito che "Hamas deliberatamente pone obiettivi militari in mezzo alla popolazione civile, esponendola ai pericoli". Israele punta direttamente anche ai capi dell'organizzazione: è stata centrata, ad esempio, la casa del capo politico di Hamas Yahia Sinwar, ma anche quella del fratello Muhammad capo del dipartimento logistico. Poi tra le case colpite ci sono quelle del numero 2 di Hamas Halil al Aya o di Tawfik Abu Naim capo della polizia.

 

Decine di attacchi israeliani

L'esercito israeliano ha sferrato decine di attacchi nella Striscia di Gaza nelle scorse ore: lo hanno riferito ad Afp testimoni nell'enclave palestinese, dove gruppi armati hanno lanciato razzi contro Israele. Decine di missili sono caduti in diversi punti dell'enclave palestinese. In una breve dichiarazione, l'aviazione israeliana ha detto che i suoi caccia stavano colpendo "obiettivi terroristici" a Gaza. 
 

 

Da Gaza, da inizio conflitto, sono arrivati circa 3mila razzi (1.500 intercettati), superando quelli lanciati nello scontro del 2019 e anche quelli del 2006 tirati dagli Hezbollah del Libano. I morti nello Stato ebraico sono 10: un bilancio che sarebbe potuto essere molto maggiore se non ci fosse stato il sistema di difesa dell'Iron Dome.

 

"L'esercito ha colpito oltre mille obiettivi a Gaza con un duro prezzo per Hamas, inclusa la sua rete sotterranea. Nessun terrorista è al sicuro", ha spiegato Netanyahu, sottolineando che l'esercito "ha messo fuori uso le Torri del terrore" in riferimento ai grattacieli buttati giù dall'aviazione, tra cui quello che ospitava media internazionali come Associated Press e al-Jazeera. "Quello - ha insistito - era un obiettivo perfettamente legittimo perché sede di un ufficio di Hamas".

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