Alcuni attivisti hanno associato l'opera dello street artist ai recenti arresti di pro-Pal nella capitale inglese
Banksy colpisce ancora. Un nuovo murale del misterioso street artist è comparso sulla facciata dell'edificio delle Royal Courts of Justice, sede dell'Alta corte di giustizia di Londra e della Corte d'appello di Inghilterra e Galles. L'opera raffigura un giudice, con parrucca tradizionale e toga, che picchia con il caratteristico martelletto un manifestante disarmato. Quest'ultimo tiene in mano un cartello sporco di sangue. Anche se non c'è un riferimento esplicito a un dato avvenimento, alcuni attivisti hanno interpretato il murale come un rimando al bando imposto dal governo britannico al gruppo Palestine Action, definito "organizzazione terroristica". Nei giorni scorsi, circa 900 persone sono state arrestate proprio a Londra nel corso di una manifestazione a sostegno del gruppo.
Banksy ha rivendicato la paternità dell'opera pubblicandone le immagini sul proprio account Instagram. La didascalia riporta il luogo dell'opera, "Royal Courts Of Justice, Londra". Defend Our Juries, il gruppo che ha organizzato la protesta a sostegno di Palestine Action, ha dichiarato in un comunicato che il murale "rappresenta con forza la brutalità scatenata" dal divieto governativo. "Quando la legge viene usata come strumento per reprimere le libertà civili, non estingue il dissenso, ma lo rafforza", si legge nella nota. Lunedì 8 settembre gli agenti della sicurezza all'esterno del tribunale hanno coperto il murale con teli di plastica nera e due barriere metalliche.
Non è la prima volta che le opere di Banksy vengono associate alla guerra a Gaza. A dicembre 2024, lo street artist ha svelato sui social una nuova opera: una Madonna che tenta di allattare un bambino. Il seno della donna appare perforato dal metallo arrugginito su cui poggia il murale, mentre il piccolo sembra angosciato e incapace di nutrirsi. Secondo alcuni commentatori, l'opera rievoca l'emergenza umanitaria in corso nella Striscia. Si tratta di un tema molto caro a Banksy, che in passato aveva preso di mira, con una sua opera, il muro innalzato da Israele al confine con il territorio palestinese in Cisgiordania. Le opere di Banksy spesso affrontano temi politici: molte delle sue opere criticano le politiche governative in materia di migrazione e guerra.