petardi e danneggiamenti

Parigi, un altro sabato di scontri e incendi durante la protesta contro la legge sulla sicurezza

Vetrine di negozi e di agenzie di banche e assicurazioni sono andate in frantumi, molti i petardi lanciati e i cassonetti in fiamme. Una sessantina i fermati

06 Dic 2020 - 07:04
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Ancora un sabato di scontri a Parigi durante la manifestazione di protesta contro la legge sulla sicurezza. Gruppi di giovani hanno lanciato oggetti contro la polizia nell'est della città, su avenue de Gambetta. Gli agenti hanno risposto con i lacrimogeni. Vetrine di negozi e di agenzie di banche e assicurazioni sono andate in frantumi, molti i petardi lanciati e i cassonetti in fiamme. Una sessantina i fermati.

Dopo gli incidenti di sabato scorso, la protesta contro l'articolo 24 - che vieta di filmare e pubblicare foto di poliziotti in azione - e contro l'insieme della legge sulla sicurezza globale si è trasformata in una rivolta violenta.

Stavolta la manifestazione convergeva con quella contro la "precarietà". E a differenza del passato, non erano pochi i violenti, né marginali: almeno 500 le persone tutte coperte di nero, pronte allo scontro fisico con la polizia, che hanno impedito di fatto a circa 5.000 manifestanti di raggiungere la place de la République.

C'erano black-bloc, c'erano gilet gialli, c'erano gruppi di sedicenti "antifascisti" che hanno devastato tutto quello che era sul loro cammino non esitando a lanciare - come a Nantes, dove si sono registrati tre feriti fra i poliziotti - bottiglie molotov contro gli agenti. Altri tre feriti a Lione, diverse decine a Parigi.

La polizia ha blindato gli accessi al centro di Parigi e in particolare al Marais, dove le piccole stradine piene di negozi e boutique avrebbero rappresentato un campo di battaglia ideale per i casseur. Il lancio di oggetti, petardi, molotov contro le barriere di celerini è stato fittissimo, così come la risposta con i lacrimogeni da parte degli agenti.

Metro su metro, la polizia ha riguadagnato il centro della piazza spingendo i gruppi violenti ad arretrare verso gli ingressi del metrò o le strade indicate per il deflusso. Arretrando, i manifestanti hanno incendiato chioschi, edicole, motorini e arredo urbano. "I casseur stanno sfasciando la Repubblica", ha commentato il ministro dell'Interno Gérald Darmanin.

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