La Cina non rinuncerà all'uso della forza contro gli indipendentisti a Taiwan

Xi Jinping ha quindi esortato la popolazione taiwanese ad accettare che Taiwan "deve e sarà" ricongiunta alla Cina. Poi ha ribadito la volontà di Pechino di procedere a una riunificazione pacifica basata sul concetto di "un Paese, due sistemi", ma ha anche avvertito che la Cina si riserva il diritto di usare la forza, se necessario. Lo riporta la Bbc online.

L'autogoverno di Taiwan - Taiwan si autogoverna e di fatto è indipendente, ma non ha mai dichiarato formalmente la propria indipendenza dalla Cina. Dalla separazione del 1949 con la fine della guerra civile, Pechino considera ancora l'isola come una delle sue province e minaccia di ricorrere alla forza in caso di proclamazione formale dell'indipendenza a Taipei o di un intervento esterno, in particolare dagli Stati Uniti, il principale supporto militare dell'isola.

"L'indipendenza porta solo disagi" - Il popolo taiwanese "deve capire che l'indipendenza porterà solo disagi", ha detto Xi sottolineando che entrambe le parti appartengono alla stessa famiglia cinese e che l'indipendenza di Taiwan rappresenta "una corrente avversa dalla storia e un vicolo cieco".

Il monito di Xi agli indipendentisti taiwanesi - Pechino, ha proseguito Xi, "non tollererà mai qualsiasi forma di attività volta a promuovere l'indipendenza di Taiwan". L'unificazione, ha concluso, "è un requisito indispensabile per il grande ringiovanimento del popolo cinese".