TRE INCHIESTE

Israele, Netanyahu incriminato per corruzione | Lui replica: "E' un golpe"

Il premier è coinvolto in tre inchieste: il Caso 1000 (regali da facoltosi uomini di affari) e 2000 (rapporti con l'editore di Yediot Ahronot Arnon Mozes) e il Caso 4000 (affaire Bezez-Walla)

22 Nov 2019 - 13:53

Il Procuratore generale Avichai Mandelblit avrebbe deciso di incriminare per corruzione il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in una delle tre inchieste a suo carico. Sarebbero invece confermate le accuse di frode e abuso di ufficio. Il Likud, il partito del Netanyahu, ha chiesto ai sostenitori di raggiungere la residenza ufficiale a Gerusalemme per dimostrare il proprio sostegno al premier.

Le inchieste sono il Caso 1000 (regali da facoltosi uomini di affari) e 2000 (rapporti con l'editore di Yediot Ahronot Arnon Mozes) con frode e abuso di ufficio, mentre per il Caso 4000 (affaire Bezez-Walla) oltre la frode e l'abuso di ufficio c'è anche la corruzione. E' la prima volta nella storia di Israele che un premier in carica è accusato di corruzione. 

Se le incriminazioni dovessero essere confermate, il politico non è obbligato a dimettersi. Potrebbe anche chiedere alla Knesset di concedergli l'immunità. Di recente, né Netanyahu né il rivale centrista Benny Gantz sono riusciti a formare una coalizione per governare, dopo lo stallo elettorale seguito al voto di aprile e poi di settembre.

La replica del premier: "Tentativo di golpe" "C'è un tentativo di ribaltamento di potere nei confronti del primo ministro". Con queste parole Netanyahu ha commentato le accuse del procuratore generale. "Io ho molto rispetto per la magistratura ma bisogna essere ciechi per non vedere che lì succede qualcosa di non buono", ha aggiunto. Netanyahu ha poi detto che la decisione di Mandelblit è stata resa nota in un "momento politico delicato di Israele" e questo dimostra "quanto questo processo sia influenzato da considerazioni estranee". 

Gantz: "Giorno triste per Israele" "Un giorno triste per lo stato di Israele". Lo ha scritto su Twitter il leader centrista Benny Gantz, maggiore rivale di Benyamin Netanyahu, commentando l'incriminazione decisa dal procuratore generale dello Stato ebraico nei confronti del premier. 

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