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Israele, Netanyahu: "Il futuro di Gaza sarà discusso solo dopo la sconfitta di Hamas"

Il premier israeliano: "La guerra continuerà per molti mesi, l'obiettivo è controllare il confine con l'Egitto". L'Onu: "Il 40% di Gaza è a rischio carestia". L'Idf annuncia: "Cinque brigate stanno per lasciare la Striscia"

Israele scopre tunnel gigantesco a Erez

La guerra in Medioriente giunge al giorno 86.

Almeno il 40% della popolazione della Striscia di Gaza è a rischio carestia, secondo l'Agenzia Onu per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi (Unrwa). Uno dei fondatori dell'ala militare di Hamas, Abdel Fattah Ma'ali, è stato ucciso in un bombardamento israeliano a Gaza. Per il premier israeliano Benjamin Netanyahu, "la guerra proseguirà ancora per molti mesi. L'obiettivo è riprendere il controllo della zona di confine tra la Striscia di Gaza e l'Egitto". Poi lancia un monito: "Noi assestiamo duri colpi agli Hezbollah. Se loro estenderanno la guerra, subiranno colpi che nemmeno si immaginano. Lo stesso vale per l'Iran". E su Gaza afferma: "Il suo futuro sarà deciso solo dopo la sconfitta di Hamas". Intanto, l'esercito israeliano annuncia che cinque brigate impegnate in operazioni di terra nella Striscia, stanno per lasciare Gaza. Intanto gli Usa prevedono di ritirare la portaerei Gerald Ford dal Medioriente.

  • 31 dic

    Gli Usa ritireranno la portaerei Gerald Ford dal Medioriente

    Gli Stati Uniti ritireranno nei prossimi giorni il gruppo d'attacco della portaerei Gerald Ford dal Medioriente, dopo più di due mesi di presenza nel Mar Mediterraneo. Lo riferisce ABC News, citando genericamente due funzionari statunitensi. La Ford è la portaerei più nuova e più grande della marina statunitense, e si stava avvicinando alla fine del suo primo dispiegamento operativo quando è stata reindirizzata verso il Mediterraneo orientale il giorno dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre.

  • 31 dic

    L'esercito israeliano: "Cinque brigate stanno per lasciare Gaza"

    L'esercito israeliano ha deciso di riportare nel territorio nazionale cinque brigate (di cui una composta da riservisti) che erano impegnate in operazioni di terra nella Striscia di Gaza. Lo ha annunciato la radio militare secondo cui la decisione - che a quanto pare sarà realizzata nei prossimi giorni - è stata presa in seguito a un esame della situazione sul terreno. Secondo i media nell'ultima settimana sono molto calati i lanci di razzi da Gaza verso Israele. La televisione commerciale Canale 13 ha appreso da fonti militari che questo ridispiegamento riguarda il settore nord della striscia di Gaza.

  • 31 dic

    Hezbollah: "Combattimenti con Israele fino a stop guerra a Gaza"

    Naim Qassem, leader di spicco di Hezbollah, ha affermato che i combattimenti al confine settentrionale di Israele continueranno finché non si fermerà la guerra a Gaza. Lo riporta Al Jazeera. "Israele non è nella posizione di imporre le sue opzioni", ha dichiarato avvertendo che affinché cessino gli attacchi dal Libano lo Stato ebraico "deve fermare la guerra di Gaza". "I persistenti bombardamenti sui civili in Libano significano che la risposta sarà più forte e proporzionata all'aggressione israeliana", ha aggiunto Qassem. 

  • 31 dic

    Abu Mazen: la guerra di sterminio di Israele non ci spezzerà

    "La guerra di sterminio lanciata da Israele non spezzerà la nostra volontà, rimarremo con fermezza nella nostra terra e continueremo la lotta fino alla vittoria e alla indipendenza": lo ha affermato il presidente palestinese Abu Mazen in un discorso pronunciato nel 59/mo anniversario della fondazione di al-Fatah. "La Cisgiordania, Gerusalemme e la Striscia di Gaza sono un'area geografica unita e indivisibile. Non consentiremo che avvengano da essa espulsioni, né da Gaza né dalla Cisgiordania, mentre prosegue una guerra frenetica condotta dall'esercito israeliano e da coloni terroristi". Abu Mazen ha ribadito che l'Autorità nazionale palestinese resta l'unico pilastro per una soluzione politica del conflitto e che l'Olp è l'unico rappresentante del popolo palestinese. Lo ha riferito la agenzia di stampa ufficiale Wafa.

  • 31 dic

    Netanyahu: "Futuro di Gaza sarà discusso solo dopo la sconfitta di Hamas"

    Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha ribadito che le discussioni sul futuro della Striscia di Gaza potranno aprirsi solo "il giorno dopo" la fine della guerra e "la sconfitta" di Hamas. "Per poter parlare del dopodomani, bisogna prima arrivare qui. Solo l'Idf avrà il controllo e ovviamente, la Striscia sarà smilitarizzata. Non ci sarà altra potenza tranne Israele", le parole che, secondo i media israeliani, Netanyahu ha pronunciato durante una riunione del Gabinetto di guerra.

  • 31 dic

    Israele: "Favorire l'emigrazione dei palestinesi fuori da Gaza"

    Il ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich, leader del partito di estrema destra Sionismo religioso, ha affermato che i palestinesi dovrebbero essere incoraggiati a emigrare dalla Striscia di Gaza per lasciare una situazione diversa sul terreno alla fine della guerra. Lo riporta il Times of Israel. "Se ci fossero 100.000-200.000 arabi nella Striscia e non due milioni, l'intero discorso sul giorno dopo sarebbe completamente diverso", ha detto.

  • 31 dic

    Attacco missilistico a una nave mercantile nel Mar Rosso - VIDEO

  • 31 dic

    Raid israeliano su postazioni Hezbollah nel sud del Libano

    L'aviazione israeliana ha colpito alcuni obbiettivi nel Libano meridionale, colpendo alcune postazioni delle milizie sciite di Hezbollah: è quanto riporta il Times of Israel, citando fonti militari dello Stato ebraico. In particolare sarebbero state colpite delle "infrastrutture militari" nel villaggio di Ramyeh, che secondo l'Idf viene usato come base per attacchi terroristici e la cui popolazione viene fatta servire come scudo umano.

  • 31 dic

    Il bilancio delle vittime a Gaza è salito a 21.822

    Almeno 21.822 persone sono state uccise nelle operazioni israeliane nella Striscia di Gaza da quando è scoppiata la guerra il 7 ottobre: lo ha annunciato il ministero della Sanità di Hamas. Il nuovo bilancio include 150 morti nelle ultime 24 ore, si legge in un comunicato del ministero, secondo cui 56.451 persone sono rimaste ferite a Gaza dall'inizio della guerra.

  • 31 dic

    Delegazione egiziana a Tel Aviv per discutere della tregua

    Una delegazione dei servizi segreti egiziani si è recata giovedì a Tel Aviv per discutere un possibile accordo per uno scambio di prigionieri e una sospensione delle ostilità nella Striscia di Gaza, senza tuttavia che Israele abbia dato ancora una risposta: è quanto scrive la stampa egiziana, citando fonti governative de Il Cairo. In particolare, la delegazione voleva stabilire se Israele fosse disposto a ritirare le proprie truppe dalla Striscia di Gaza nel caso fosse stato possibile raggiungere un accordo globale.

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