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Raid israeliano su Khan Younis: "Almeno 90 morti" | Hamas nega lo stop ai negoziati | E sul capo militare Deif: "È vivo"

Il gruppo fondamentalista in una nota: "Netanyahu vuole bloccare la strada verso un accordo che fermi l'aggressione contro il nostro popolo". L'Idf conferma: "Nel bombardamento aereo ucciso il comandante della Brigata Khan Yunis Salameh"

di Redazione online
14 Lug 2024 - 15:51

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 282. Strage in un campo profughi di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza: un massiccio bombardamento israeliano ha causato almeno 90 morti e 300 feriti. L'Idf mirava a due capi militari di Hamas che si trovavano all'interno dell'area, Muhammad Deif e Rafa Salameh. Un dirigente di Hamas: "Deif è vivo e supervisiona direttamente le operazioni". La tv saudita: "Nel bombardamento è rimasto ucciso Rafaa Salameh". L'Idf conferma la morte di quest'ultimo. Intanto Hamas nega lo stop ai negoziati dopo la strage: "E' Netanyahu che vuole bloccare la strada verso un accordo che fermi l'aggressione contro il nostro popolo", si legge in una nota.

A Gaza le macerie di una scuola di Nuseirat bombardata da Israele

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© Afp
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Il premier israeliano Benyamin Netanyahu incontrerà alla Casa Bianca a Washington il presidente Joe Biden il prossimo 22 luglio, due giorni prima del suo discorso al congresso Usa. Lo hanno riferito i media israeliani.


Almeno 12 palestinesi sono morti, e decine sono rimasti feriti, in un bombardamento israeliano contro una scuola che ospitava sfollati nel campo di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa. Fonti locali hanno spiegato che aerei da guerra israeliani hanno bombardato la scuola di Abu Oreiban, affiliata all'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, che ospitava un gran numero di sfollati nel campo di Nuseirat, provocando l'uccisione di 12 residenti e il ferimento di decine di altre persone, la maggior parte delle quali bambini e donne.
 


L'esercito israeliano ha annunciato che nel raid di ieri a Mawasi "è stato colpito e ucciso il comandante della Brigata Khan Yunis di Hamas Rafaa Salameh" che si trovava nello stesso luogo del capo delle Brigate Qassam, Mohammed Deif, anche lui obiettivo dell'attacco. Fino a oggi la sorte di Salameh non era data per certa e lo stesso premier Benjamin Netanyahu non aveva potuto confermare la sua morte nel raid. "Salameh - ha detto l'Idf - era uno dei più stretti collaboratori di Deif e una delle menti del massacro del 7 ottobre". 


Più di 140 persone sono state uccise e 400 ferite nelle ultime 24 ore dagli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza, ha riferito il Ministero della Sanità di Gaza, controllato dal movimento palestinese Hamas. "L'occupazione israeliana ha commesso quattro massacri contro famiglie nella Striscia di Gaza, con 141 morti e 400 feriti nelle ultime 24 ore", ha reso noto il ministero sui suoi social network. Il bilancio complessivo dall'inizio della guerra, il 7 ottobre scorso, è salito a 38.584 morti e 88.881 feriti.
 



Hamas ha smentito le notizie secondo cui avrebbe deciso di congelare i negoziati per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi nella Striscia di Gaza, dopo la strage a Khan Younis che aveva l'obiettivo di uccidere il leader dell'ala militare del gruppo, Mohamed Deif. "Uno degli obiettivi dell'escalation contro la nostra nazione da parte di Netanyahu e del suo governo è quello di bloccare la strada verso un accordo che fermi l'aggressione contro il nostro popolo, e questo è chiaro a tutti", si legge in una dichiarazione di Hamas. I colloqui mediati per la tregua degli ostaggi tra Israele e Hamas riprenderanno a Doha questa settimana, riferisce il quotidiano Qatar New Arab, citando fonti anonime coinvolte negli sforzi.
 


L'esercito israeliano ha fatto sapere di aver individuato e distrutto a Rafah, nel sud della Striscia, numerosi tunnel. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui sempre a Rafah "raid sono stati condotti contro una postazione di lancio di missili anti tank e un'altra cellula di uomini armati". Le operazioni dell'Idf stanno continuando anche a Gaza City dove sono stati "uccisi numerosi uomini armati in scontri ravvicinati".


Un alto funzionario di Hamas ha detto all'Afp, in forma anonima, che il movimento ha deciso di interrompere i negoziati sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, denunciando la "mancanza di serietà" e i "massacri" israeliani. "Il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh - ha detto - ha informato i mediatori e gli attori regionali in una serie di appelli della decisione di Hamas di interrompere i negoziati a causa della mancanza di impegno da parte di Israele e dei massacri contro civili disarmati".


Un alto funzionario di Hamas ha detto all'Afp che il suo leader militare Mohammed Deif è vivo, all'indomani dell'attacco israeliano nella zona di Khan Younis mirato alla sua eliminazione, in cui sono morte 90 persone. La dichiarazione è stata ripresa anche dai media israeliani. "Il comandante Mohammed Deif sta bene e supervisiona direttamente le operazioni delle brigate al-Qassam e della resistenza", ha detto all'Afp, sotto la copertura dell'anonimato, un alto funzionario del movimento islamico palestinese.


Il Segretario alla Difesa americana LLoyd Austin ha discusso con il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant delle operazioni a Gaza. Lo riferisce il portavoce del Pentagono Pat Ryder. Austin ha sottolineato l'importanza di ridurre al minimo i morti civili.

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