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Ultimo aggiornamento: 7 mesi fa

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Gaza, Biden: "Gli Usa non riconoscono la giurisdizione della Cpi" | Gallant: "Avanti con l'azione a Rafah, aumenteremo le forze"

Diffuso un video delle soldatesse israeliane rapite, Hamas: "Filmato manipolato". Nella notte il Gabinetto di guerra di Tel Aviv ha dato mandato ai negoziatori di proseguire i colloqui per un accordo per la tregua

di Redazione online
23 Mag 2024 - 21:48

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 230. Il presidente americano Joe Biden attacca: "Gli Usa non riconoscono la giurisdizione della Cpi (il procuratore del tribunale internazionale ha condannato Israele e Hamas per crimini di guerra, ndr)"." Tel Aviv avverte: "L'Aja non ci fermerà nella guerra". E il ministro della Difesa Yoav Gallant annuncia: "Stiamo rafforzando il nostro impegno contro Rafah. L'operazione andrà avanti e aumenterà con altre forze di terra e aria". Intanto, le tv israeliane hanno trasmesso il video del rapimento di cinque soldatesse israeliane avvenuto dal kibbutz di Nahal Oz il 7 ottobre. Una delle frasi ripetute da questi è "cani, vi schiacceremo tutti" e ancora "siete belle sioniste". Hamas parla di filmato "manipolato": "Le donne soldato sono state trattate secondo l'etica della nostra resistenza e non è stato dimostrato alcun maltrattamento nei confronti dei soldati in questa unità". 


Gli Stati Uniti "non riconoscono la giurisdizione della Corte penale internazionale" e "non pensano ci sia un'equivalenza tra Israele e Hamas". Lo ha detto il presidente americano Joe Biden, riguardo alla recente decisione del procuratore della Cpi Khan di chiedere l'arresto del premier israeliano Benjamin Netanyahu e del ministro della Difesa Yiav Gallant, oltre che della leadership di Hamas.


"Stiamo rafforzando il nostro impegno contro Rafah. L'operazione andrà avanti e aumenterà con altre forze di terra e dall'aria. Raggiungeremo i nostri obiettivi". Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, che oggi è stato a largo della costa di Gaza a bordo di un battello militare. "I nostri sforzi sono di dare un durissimo colpo a Hamas e privarlo delle sue potenzialità militari e creare le condizioni per il rilascio degli ostaggi".



Israele non sarà scoraggiato nella sua guerra ad Hamas dalla decisione che domani la Corte di giustizia dell'Aja, su input del Sudafrica, potrebbe dare su uno stop alla guerra a Gaza e all'operazione a Rafah. Lo ha detto Avi Hyman, uno dei portavoce del governo israeliano. "Nessun potere sulla terra fermerà Israele dal proteggere i suoi cittadini e perseguire Hamas nella Striscia".


L'agenzia di protezione civile di Gaza ha affermato che sono 26 le persone rimaste uccise in due attacchi aerei israeliani sferrati prima dell'alba contro Gaza City. In precedenza, l'agenzia di stampa Wafa aveva riferito di 16 morti in un attacco sul quartiere Al-Daraj della città. Il portavoce dell'agenzia di protezione civile Mahmud Bassal ha confermato all'Afp il raid specificando che è stata colpita la casa di una famiglia. Bassal ha poi riferito che altre 10 persone sono morte in un secondo attacco contro una moschea. Tra le 26 vittime totali ci sono almeno 15 bambini, di cui 10 uccisi nel raid sull'abitazione di Al-Daraj.


Due bambini sono stati raggiunti da colpi d'arma da fuoco sparati da soldati dell'esercito israeliano nella città di Jayyous, in Cisgiordania, mentre si avvicinavano al muro di separazione, riferisce l'agenzia di stampa Wafa. Uno è stato colpito a un piede mentre l'altro ha riportato ferite da schegge al piede e alla mano, ha aggiunto Wafa, citando la Mezzaluna Rossa palestinese. I bambini sono stati ricoverati in ospedale. 


L'Idf ha aperto un'indagine interna dopo che è stato pubblicato online un video che mostra un soldato israeliano lanciare un Corano tra le fiamme a Gaza. Lo riporta la radio dell'esercito. "Il comportamento del soldato non è in linea con i valori dell'Idf", hanno spiegato le forze militari, "rispettiamo tutte le religioni e condanniamo tale comportamento". 


Le truppe israeliane a Rafah hanno ucciso diversi uomini armati palestinesi in combattimenti ravvicinati, mentre diversi agenti di gruppi estremisti sono morti nei raid aerei su Gaza. Lo ha reso noto l'esercito israeliano parlando di un'avanzata dei soldati a Rafah in seguito a "informazioni su obiettivi terroristici nell'area". L'Idf precisa che le operazioni a Rafah vengono condotte in "maniera precisa... prevenendo il più possibile danni alla popolazione civile, dopo che i civili hanno evacuato l'area". 


L'ufficio del premier Benjamin Netanyahu ha annunciato che il Gabinetto di guerra ha dato mandato ai negoziatori israeliani di proseguire i colloqui per una tregua a Gaza e una accordo per il rilascio degli ostaggi. Secondo fonti al corrente della riunione, il mandato affidato ha "un maggiore grado di manovra" rispetto ai precedenti. Fonti egiziane, citate dai media arabi, hanno fatto sapere che il Cairo sta prendendo contatti "con tutte le parti attive".


Il video che mostra cinque soldatesse israeliane rapite da Hamas il 7 ottobre "è' stato manipolato e l'autenticità di ciò che contiene non può essere confermata". A sostenerlo è Hamas che in una dichiarazione rilanciata da Al Jazeera ha affermato che "le donne soldato sono state trattate secondo l'etica della nostra resistenza e non è stato dimostrato alcun maltrattamento nei confronti dei soldati in questa unità". Secondo il gruppo, la clip fa parte della promozione di Israele di "narrazioni falsificate". Nel video, una delle frasi ripetute dai miliziani alle donne è "cani, vi schiacceremo tutti" e ancora "siete belle sioniste".


L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che 16 persone tra cui 10 bambini sono morte e diverse altre sono rimaste ferite in un bombardamento israeliano che stanotte ha colpito il quartiere centrale Daraj della città di Gaza.


L'amministrazione Biden è in trattative con un'organizzazione della Ue per garantire l'apertura del valico di frontiera di Rafah a Gaza dopo l'offensiva israeliana. Lo rivela Politico.


Gli Stati Uniti hanno avvertito Israele di non bloccare i fondi destinati ai palestinesi come forma di ritorsione per il riconoscimento della Palestina da parte di alcuni Paesi europei. "È sbagliato trattenere i fondi che forniscono beni e servizi di base a persone innocenti", ha sottolineato il funzionario dell'amministrazione.