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Israele, capo dell'intelligence militare si dimette per l'attacco del 7 ottobre

Borell: "A Gaza non ci sono progressi significativi sul rilascio degli ostaggi, sulla tregua immediata e sull'accesso di aiuti umanitari"

di Redazione online
22 Apr 2024 - 21:00

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 199. A sei mesi e mezzo dall'attacco di Hamas del 7 ottobre si dimette il capo dell'intelligence militare israeliana. L'alto rappresentante Ue Borrell, al termine del consiglio Esteri-Difesa, ha detto: "A Gaza non ci sono progressi significativi sul rilascio degli ostaggi, sulla tregua immediata e sull'accesso di aiuti umanitari". L'Unrwa,afferma l'analisi indipendente guidata dall'ex ministro francese Colonna, è "insostituibile e indispensabile" per i palestinesi. L'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, si spiega ancora nel rapporto, ha "problemi persistenti di neutralità politica", ma Israele deve ancora fornire le "prove" che i suoi membri siano legati a "organizzazioni terroristiche".


L'Unrwa è "insostituibile e indispensabile" per i palestinesi di tutta la regione, e in molti la vedono come "un'ancora di salvezza umanitaria". Lo afferma l'analisi indipendente guidata dall'ex ministro degli Esteri francese, Catherine Colonna. L'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, si spiega ancora nel rapporto, ha "problemi persistenti di neutralità politica", ma Israele deve ancora fornire le "prove" che i suoi membri siano legati a "organizzazioni terroristiche".



"A Gaza non ci sono progressi significativi sul rilascio degli ostaggi, sulla tregua immediata e sull'accesso di aiuti umanitari: la catastrofe per il popolo palestinese continua". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell al termine del consiglio Esteri-Difesa.


Il capo del Comando Centrale dell'Idf, Yehuda Fuchs, ha annunciato al capo di Stato Maggiore delle forze di Difesa israeliane che si dimetterà ad agosto. Lo riporta Haaretz. Le sue dimissioni giungono nello stesso giorno in cui anche il capo dell'intelligence militare dell'Idf, Aharon Haliva, ha reso note le sue dimissioni.



Almeno 34.151 palestinesi sono stati uccisi e altri 77.084 sono rimasti feriti dall'inizio dell'offensiva militare israeliana contro Hamas nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto il ministero della Sanità dell'enclave palestinese, gestito prorpio da Hamas. Da parte sua, l'Idf ha invece confermato che durante l'operazione di terra hanno perso la vita 260 soldati. 


Sono tre le persone rimaste leggermente ferite a Gerusalemme, dove un'auto ha travolte altrettanti pedoni. Secondo la polizia,
citata da Haaretz, due assalitori sono usciti dalla macchina, imbracciando un'arma, che però si è apparentemente inceppata. Si sono quindi dati alla fuga, salvo essere arrestati poco dopo, mentre tentavano di nascondersi in un negozio. Sempre la polizia ha ribadisce che si tratta di un "attacco terroristico". 


Aharon Haliwa, capo dell'intelligence militare israeliana, si è dimesso per i fallimenti della sicurezza interna legati all'attacco di Hamas del 7 ottobre. Haliwa ha dichiarato di assumersi la colpa di non aver impedito quanto accaduto. E' la prima figura israeliana di alto livello a dimettersi nell'ambito dell'aggressione, scrive Al Jazeera.
 


"La situazione a Gaza continua a essere la solita, gli attacchi in Cisgiordania invece aumentano e dobbiamo pensare a maggiore sanzioni verso i coloni violenti". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell. "A Rafah c'è oltre un milione di persone e sarebbe massacrata da un'operazione militare, chiedo nuovamente a Israele di non attaccare", ha aggiunto. 


Due persone sono state investite a Gerusalemme da un auto e sono rimaste ferite leggermente ferite. Lo riporta il "Times of Israel". La polizia ha confermato che lo speronamento è un attacco terroristico. I due aggressori coinvolti nell'attacco sono fuggiti a piedi. Sul posto sono intervenuti numerosi agenti, che hanno ritrovato un mitragliatore lasciato a terra dai due sospetti terroristi in fuga.


I cinque razzi lanciati domenica dalla cittadina di Zummar, in Iraq, verso una base militare statunitense a Rumalyn, nel nord-est della Siria, "sono solo l'inizio". Lo precisa, stando a quanto riporta il "Times of Israel", la formazione sciita filoiraniana in Iraq, Kataib Hezhollah.


Citando il ministero della Sanità palestinese l'emittente araba Al Jazeera afferma che sei palestinesi sono rimasti feriti durante un raid delle forze israeliane a Burqa vicino Ramallah, in Cisgiordania. I feriti sarebbero stati colpiti da proiettili veri e due di loro sarebbero in gravi condizioni. In precedenza, Al Jazeera aveva riferito che a Burqa un fienile era stato bruciato durante un attacco di coloni israeliani.


Diversi razzi sono stati lanciati dal nord dell'Iraq in direzione di una base della coalizione internazionale anti-jihadista a guida Usa in Siria. Lo affermano le forze di sicurezza irachene, dicendo di aver ritrovato il veicolo usato per il lancio, aggiungendo che "una vasta operazione" per rintracciare i responsabili e di ispezione è stata avviata nella provincia di Ninive. Si tratta del primo attacco di una qualche consistenza diretto contro le truppe della coalizione internazionale, anche se diversi droni e razzi sono stati diretti contro soldati americani in Medioriente durante gli ultimi mesi.

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