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Medioriente, autorità Gaza: 16 morti in raid di Israele su una scuola a Nuseirat | Idf: "La struttura era utilizzata dai terroristi"

L'ufficio del premier israeliano Netanyahu ha reso noto che ci sono ancora "lacune tra le parti per i negoziati" per il cessate il fuoco

di Redazione online
06 Lug 2024 - 23:59

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 274. Le Forze di difesa israeliane hanno confermato di aver attaccato una scuola gestita dall'Unrwa nel campo profughi di Nuseirat, al centro della Striscia di Gaza, affermando che la struttura era utilizzata dagli agenti di Hamas come centro di comando. Le autorità sanitarie palestinesi hanno dichiarato che nell'attacco sono morte almeno 16 persone e circa 50 sono rimaste ferite. Prima di colpire la scuola al-Jaouni, l'Idf afferma di aver adottato "molte misure" per ridurre al minimo i danni ai civili. Lo riporta il Times of Israel. Secondo l'esercito, gli edifici all'interno del complesso scolastico venivano utilizzati dagli agenti di Hamas come "nascondiglio e come infrastruttura operativa attiva, da cui venivano pianificate e realizzate operazioni terroristiche contro le nostre forze operative nella Striscia di Gaza".

Bombe su Rafah e sfollati in fuga nel sud della Striscia

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Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno confermato di aver attaccato una scuola gestita dall'Unrwa nel campo profughi di Nuseirat, al centro della Striscia di Gaza, affermando che la struttura era utilizzata dagli agenti di Hamas come centro di comando. Le autorita' sanitarie palestinesi hanno dichiarato che nell'attacco sono morte almeno 16 persone e circa 50 sono rimaste ferite. Prima di colpire la scuola al-Jaouni, l'Idf afferma di aver adottato "molte misure" per ridurre al minimo i danni ai civili. Lo riporta il Times of Israel. Secondo l'esercito, gli edifici all'interno del complesso scolastico venivano utilizzati dagli agenti di Hamas come "nascondiglio e come infrastruttura operativa attiva, da cui venivano pianificate e realizzate operazioni terroristiche contro le nostre forze operative nella Striscia di Gaza".


L'agenzia palestinese Wafa ha riferito che 13 persone, "in gran parte bambini e donne", sono state uccise da "un raid israeliano su una scuola che ospitava sfollati a Nuseirat nel centro della Striscia".


Come ogni sabato da settimane, anche stasera in Israele sono previste manifestazioni per il rilascio degli ostaggi. La maggiore come sempre sarà a Tel Aviv, dove gli organizzatori hanno chiamato in piazza i cittadini per sostenere l'accordo che si starebbe profilando con Hamas per una tregua a Gaza e il rilascio dei rapiti.


L'esercito israeliano ha annunciato di aver eliminato "un lanciarazzi di Hamas nei pressi di rifugi civili piazzato all'interno di un'area umanitaria" a Deir al-Balah, nel centro della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che "prima dell'attacco, sono state adottate numerose misure per mitigare il rischio di danneggiare i civili, compresi gli avvertimenti alla popolazione della zona".


Nella tarda serata di ieri, raid aerei israeliani hanno colpito diverse località a Gaza City e nei campi profughi di Maghazi e Nuseirat, situati nella parte centrale della Striscia di Gaza, provocando la morte di almeno 11 civili e ferendone diversi altri. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa, spiegando che nove persone sono state uccise quando le forze israeliane hanno bombardato una residenza e un magazzino dell'Unrwa nei campi profughi di Maghazi e Nuseirat. Inoltre, secondo la medesima fonte, due civili sono stati uccisi a seguito di un attacco aereo israeliano su un edificio residenziale a Gaza City.


L'ufficio del primo ministro Netanyahu ha dichiarato che una delegazione israeliana si recherà in Qatar la prossima settimana per proseguire i negoziati sulla proposta di cessate il fuoco a Gaza. Lo riportano i media locali. Secondo l'ufficio di Netanyahu, la squadra terrà ulteriori colloqui la prossima settimana in Qatar, dopo l'incontro a Doha tra il capo del Mossad David Barnea e il primo ministro del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman Al Thani. Nella dichiarazione si sottolinea tuttavia che permangono delle divergenze tra le due parti.