Dopo la decisione dell'amministrazione Obama di cacciare 35 diplomatici russi che lavorerebbero in realtà nell'intelligence, la Russia replica a tono. "Il Cremlino rigetta le sanzioni decise dagli Stati Uniti per il presunto hackeraggio che avrebbe modificato il voto alle presidenziali americane", afferma il portavoce del presidente russo Vladimir Putin. Per questo "saranno prese delle misure di ritorsione".