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Incidente Catalogna, regole Ue: autisti mai più di 9 ore alla guida

La normativa, introdotta in Italia nel 2007, torna di attualità dopo lʼincidente, probabilmente causato da un colpo di sonno dellʼautista, in cui hanno perso la vita 13 studenti Erasmus

Incidente Catalogna, regole Ue: autisti mai più di 9 ore alla guida - foto 1
lapresse

Mai più di 9 ore di seguito alla guida e almeno 11 ore di riposo consecutive nell'arco di 24 ore, nessuna possibilità per le imprese di prevedere premi o aumenti di stipendio in base alle distanze percorse dai conducenti.

Sono alcune delle regole Ue, introdotte in Italia nel 2007, per il trasporto su strada, che, dopo l'incidente in Catalogna, in cui hanno perso la vita 13 studenti Erasmus, tra cui 7 italiane, tornano di particolare attualità.

Periodo di guida e di riposo - E' il punto più importante del regolamento. La direttiva afferma che il periodo di guida effettiva non può superare le 9 ore giornaliere, estese fino a 10 ore non più di due volte la settimana. Quello settimanale, invece, non deve superare le 56 ore e, complessivamente, in due settimane consecutive, le 90 ore.

Nell'arco delle 24 ore il conducente deve effettuare un periodo di riposo giornaliero di almeno 11 ore consecutive o di 12 ore frazionabile in due periodi (3 + 9). Dopo un periodo di guida di 4,5 ore, inoltre, l'autista deve osservare una pausa di almeno 45 minuti consecutivi o due interruzioni, di almeno 15 e 30 minuti.

Divieto di bonus in base ai chilometri percorsi - La responsabilità del trasportatore, dice il regolamento, deve essere estesa alle imprese di trasporto "senza peraltro escludere la possibilità di agire contro le persone fisiche che hanno commesso l'infrazione". Alle aziende, inoltre, viene esplicitamente vietato di aumentare lo stipendio degli autisti in base ai chilometri percorsi poiché tale pratica "incoraggia a violare il regolamento a mettere a repentaglio la sicurezza stradale.

Il vademecum per la "gita sicura" - Controllare visivamente lo stato di manutenzione del pullman, l'eventuale usura degli pneumatici e la presenza a bordo di almeno un estintore. Verificare anche il certificato assicurativo e la presenza dei dischi che indicano il limite di velocità. Sono alcuni dei consigli ai genitori che l'Anav, Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori, ha raccolto in un piccolo vademecum in caso di gite scolastiche.

"L'autobus è lo strumento più sicuro sulla strada: basti pensare che è 40 volte più sicuro dell'automobile e circa 300 volte più di motocicli e ciclomotori per chilometro/passeggero - ha spiegato il presidente dell'Anav, Nicola Biscotti -. Ha comunque grande importanza il rispetto di una serie di regole per garantire la sicurezza dei nostri figli durante le gite d'istruzione e nel trasporto scolastico. La prima di queste è evitare di acquistare un servizio di trasporto a prezzi stracciati considerando che un prezzo medio di un servizio di trasporto scolastico è di circa 1,60 euro per passeggero km".