L'OMICIDIO AVVENUTO VENERDI'

Hezbollah: ribelli siriani dietro uccisione comandante a Damasco

Per "il partito di Dio" a colpire sarebbero stati dei gruppi estremisti

14 Mag 2016 - 12:27

Mustafa Badreddine, l'alto esponente di Hezbollah morto venerdì a Damasco, è stato ucciso dal fuoco dei ribelli siriani. Lo riferisce lo stesso movimento integralista libanese. In un primo momento, media vicini all'Iran avevano puntato il dito contro Israele.

Hezbollah e la lotta contro la rivolta in Siria - Badreddine è stato ucciso da un'esplosione causata da colpi di artiglieria nei pressi dell'aeroporto della capitale siriana. Hezbollah punta l'indice contro "gruppi estremisti" e afferma che l'uccisione avrà l'unico effetto di "rafforzare la volontà di continuare a combattere queste gang criminali".

Hezbollah partecipa dal 2012 alla repressione governativa di Damasco della rivolta armata scoppiata sull'onda delle proteste pacifiche del 2011.

Badreddine tra gli accusati dell'omicidio dell'ex premier libanese Hariri - Badreddine, 55 anni, noto anche con l'epiteto di "Dhul Fiqar", era uno dei cinque membri del Partito di Dio formalmente accusato di aver preso parte all'assassinio dell'ex premier libanese Rafik Hariri nel febbraio del 2005 a Beirut. Lui e altri quattro membri di Hezbollah erano stati chiamati alla sbarra nel processo in corso a L'Aia presso il Tribunale speciale per il Libano. Hezbollah ha sempre negato ogni coinvolgimento nell'attentato.

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