Gerusalemme, scontri sulla Spianata delle Moschee: almeno 150 feriti
L'organizzazione islamica che gestisce il sito ha affermato che la polizia israeliana è entrata nell'area poco dopo le preghiere mattutine, quando migliaia di fedeli si trovavano nella mosche
Scontri tra manifestanti palestinesi e polizia israeliana sono avvenuti sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme.
Secondo la Mezzaluna Rossa, si contano almeno 150 feriti. Tra loro anche alcune guardie del sito, che sarebbero state colpite da proiettili di gomma. Dei feriti, 40 sono stati portati in ospedale e almeno due sono quelli in gravi condizioni. Secondo fonti palestinesi ci sono anche decine di fermi. Nabil Abu Rudeina - portavoce del presidente Abu Mazen - ha denunciato "l'assalto" da parte della polizia di Israele come "uno sviluppo pericoloso e una dichiarazione di guerra al popolo palestinese".
Non è ancora chiaro cosa abbia scatenato la violenza. L'organizzazione islamica che gestisce il sito ha affermato che la polizia israeliana è entrata nell'area poco dopo le preghiere mattutine, quando migliaia di fedeli si trovavano nella moschea. Israele ha affermato che i suoi agenti sono entrati per rimuovere rocce e pietre che erano state raccolte in previsione degli scontri.
La tensione è aumentata nelle ultime settimane a seguito di una serie di attacchi mortali da parte di palestinesi che hanno ucciso 14 persone in Israele. Le autorità di Gerusalemme hanno effettuato un'ondata di arresti e operazioni militari nella Cisgiordania occupata, scatenando scontri in cui sono stati uccisi diversi palestinesi. Decine di migliaia di palestinesi sono soliti radunarsi ad Al-Aqsa per la preghiera del venerdì, molto affollata soprattutto nel periodo in cui i musulmani osservano il mese sacro del Ramadan.
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