Il tycoon lo ha detto davanti a un gruppo cristiano conservatore: peccato che il primo presidente Usa tenesse i registri dei suoi schiavi...
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"In realtà non penso che George Washington abbia avuto schiavi". Così Donald Trump torna - suo malgrado - al centro dell'attenzione a pochi giorni dal primo duello tv con Joe Biden. Durante un discorso davanti a un gruppo cristiano conservatore, il tycoon ha criticato le proposte di cambiare i nomi delle strutture pubbliche che onorano i leader confederati e i proprietari di schiavi, tra cui il primo presidente degli Stati Uniti.
"Vogliono che il suo nome venga rimosso ma non sanno perché. Sapete, pensavano che avesse degli schiavi. In realtà penso che non li avesse", ha detto Trump. Parole smentite dalla storia e dallo stesso Washington, che teneva personalmente i registri di tutti i suoi schiavi.
Non è la prima volta che l'ex inquilino della Casa Bianca si lascia andare con affermazioni che hanno, poi, fatto il giro del mondo. Nel 2019, per esempio, dichiarò di "voler pagare personalmente la cauzione per la libertà del rapper A$AP Rocky", non considerando però che il sistema scandinavo non prevedesse la cauzione.
Nel 2020, sul suo canale Twitter per elogiare la Guardia nazionale e la polizia per aver gestito "molto facilmente" le proteste per la morte di George Floyd davanti alla Casa Bianca, abbreviò il Secret Service con la sigla SS. Il tycoon fu subito ripreso dagli utenti che gli fecero notare che quella sigla identificava la famigerata organizzazione paramilitare del regime nazista. O anche quando nel 2023, durante un discorso in New Hampshire, definì Orban "il presidente della Turchia".