Sarkozy mano nella mano con Carla verso la prigione
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"In cella resterà tre o quattro settimane", hanno spiegato gli avvocati che hanno presentato una richiesta di rilascio. La Corte d'appello ha 2 mesi di tempo per decidere in merito
L'ex presidente francese, Nicolas Sarkozy, è arrivato alla prigione della Santé, dove sarà incarcerato per scontare la condanna a 5 anni di prigione per associazione a delinquere nel caso dei presunti finanziamenti libici della sua campagna elettorale del 2007. A 70 anni, sarà il primo ex presidente della Repubblica dell'Unione europea a essere rinchiuso in cella. "Trascorrerà almeno tre o quattro settimane in carcere", hanno spiegato i suoi legali.
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Gli avvocati dell'ex presidente francese hanno annunciato di avere presentato una richiesta di rilascio per il loro assistito, subito dopo la sua incarcerazione. "Mentre parliamo, la richiesta di rilascio è stata presentata", ha confermato l'avvocato Christophe Ingrain al microfono di Bfmtv. "Non c'è rischio di recidiva, né di distruzione delle prove - visto che non esistono prove - né di pressioni sui testimoni", ha aggiunto giustificando la richiesta di rilascio. "A meno che non ci sia la volontà di tenerlo costi quel che costi in detenzione, giuridicamente non ci sono criteri che giustifichino il suo mantenimento in carcere", ha detto ancora. La Corte d'appello ha 2 mesi di tempo per decidere in merito alla richiesta di rilascio e il tempo medio a Parigi è di un mese.
Il legale ha aggiunto che il suo assistito non godrà di "alcun trattamento di favore" e vivrà questo periodo di carcere "in un regime conforme a quello dell'isolamento". La sua cella sarà di circa 9 metri quadrati, avrà diritto a un'ora di passeggiata quotidiana ma in tempi diversi dagli altri detenuti. Come altre personalità molto mediatiche, infatti, Sarkozy - per motivi di sicurezza - non trascorrerà l'ora d'aria con gli altri. Avrà diritto a una radio e avrà tutto "per scrivere", ha detto l'avvocato: "Vuole scrivere - ha spiegato - descrivere la sua esperienza, l'ingiustizia di cui è vittima. Questa detenzione rafforza la sua rabbia, vuole dimostrare la sua innocenza". L'avvocato ha spiegato che il regime di isolamento è stato disposto in relazione alle "minacce alla sua integrità fisica" che avrebbe ricevuto. "Non posso dire di essere completamente sereno - ha aggiunto - ma ho fiducia nell'amministrazione penitenziaria".
Davanti all'abitazione dell'ex presidente francese, nel 16esimo arrondisement di Parigi, su iniziativa del figlio Louis, si sono riuniti familiari, amici e un centinaio di sostenitori. Sarkozy ha lasciato la sua abitazione a piedi, accompagnato dalla moglie Carla Bruni, tra gli applausi della folla, che pochi minuti prima aveva intonato a più riprese la Marsigliese. L'ex presidente ha salutato i sostenitori e poi è salito a bordo di un'auto.
Sulla strada dalla sua abitazione al carcere parigino della Santé, l'ex presidente francese ha postato un messaggio su X: "Mentre mi preparo a varcare le mura del carcere, il mio pensiero è rivolto al popolo francese. Voglio dire loro con la forza incrollabile che mi è propria che non è un ex presidente della Repubblica quello che viene rinchiuso, ma un uomo innocente. Continuerò a denunciare questo scandalo giudiziario, questa via crucis che ho subito per più di dieci anni". E ancora: "Provo un dolore profondo per la Francia, umiliata dall'espressione di una vendetta che ha portato l'odio a un livello senza precedenti - aggiunge -. Non ho dubbi, la verità trionferà. Ma il prezzo da pagare sarà stato enorme".