© Tgcom24
© Tgcom24
© Tgcom24
© Tgcom24
I due leader sono saliti a bordo dell’auto presidenziale statunitense. La decisione di viaggiare sullo stesso veicolo è un’eccezione nel panorama diplomatico
Dopo essersi incontrati sulla pista dell’aeroporto di Anchorage, in Alaska, Donald Trump e Vladimir Putin hanno compiuto un gesto fuori dall’ordinario: hanno lasciato l’aereo presidenziale e sono saliti insieme sulla “Beast”, l’auto presidenziale statunitense, per raggiungere il luogo del summit. Un tragitto di circa 10-15 minuti, senza interpreti né consiglieri, con solo l’autista e un agente di sicurezza a bordo. Putin, seduto sul sedile posteriore a sinistra, è stato immortalato con un sorriso, mentre Trump occupava il lato destro.
La decisione di viaggiare sullo stesso veicolo è un’eccezione nel panorama diplomatico, soprattutto tra i leader di due superpotenze come Stati Uniti e Russia. Tradizionalmente, ogni capo di Stato utilizza il proprio mezzo di trasporto ufficiale. Pare che sulla pista fosse parcheggiata anche la limousine Aurus di fabbricazione russa che attendeva Putin ma che è rimasta inutilizzata.
Nel 2018, Trump aveva proposto un gesto simile al leader nordcoreano Kim Jong Un, ma i suoi consiglieri lo convinsero a desistere, sottolineando i rischi di sicurezza e l’insolita natura del gesto. La scelta di Anchorage, quindi, appare come un segnale di apertura o una mossa simbolica, che tuttavia alimenta curiosità su ciò che i due leader si siano detti in quei minuti di riservatezza.
La “Beast”, come viene chiamata l'auto presidenziale statunitense, è molto più di una limousine di lusso: è un concentrato di tecnologia progettato per garantire la massima sicurezza. Dotata di vetri antiproiettile in policarbonato spessi 15 centimetri, pneumatici rinforzati in kevlar capaci di resistere anche a un’esplosione, e un serbatoio protetto da schiuma antincendio, è una macchina pronta a fronteggiare qualsiasi minaccia. A bordo, serbatoi di ossigeno proteggono gli occupanti da attacchi chimici, mentre un frigorifero contiene scorte di sangue compatibili con quello del gruppo sanguigno del presidente e un kit medico in caso di emergenza. I sistemi di comunicazione criptati mantengono collegamenti costanti con il Pentagono e il vice-presidente, rendendo l’auto un vero e proprio centro di comando mobile.