Nuove polemiche sul governo britannico in relazione al lockdown. Stavolta a essere chiamato in ballo è il primo ministro, Boris Johnson, pescato a fare esercizio nel weekend in bicicletta a 7 miglia - circa 11 chilometri - da Downing Street da una passante, la quale si è subito precipitata a denunciare la cosa ai media. Un portavoce di Downing Street si è affrettato a sottolineare che il premier non ha violato alcuna regola, essendo l'esercizio fisico consentito dalle linee guida, anche in compagnia di un'altra persona esterna alla famiglia. Ma la donna che ha "svelato" il fatto insiste a dirsi sconcertata per aver visto BoJo sul sellino nel Parco olimpico di Londra, a una buona decina di chilometri da Westminster e dalla residenza di Downing Street, "con un altro uomo al fianco e alcune guardie del corpo dietro", in un momento in cui l'impennata di contagi legati alla cosiddetta variante inglese suscita allarme e induce lo stesso governo a rafforzare il messaggio nei confronti dei britannici perché stiano il più possibile a casa. Nonché a minacciare multe e maggior rigore contro i trasgressori. Andy Slaughter, deputato dell'opposizione laburista eletto nel collegio di Hammersmith, le ha fatto eco cavalcando la vicenda e accusando il primo ministro di non dar "il buon esempio", ma di comportarsi "ancora una volta secondo la massima: fate come dico, non come faccio". In difesa di Johnson si è invece schierato il suo ministro della Sanità, Matt Hancock, che ha detto: "Uscire per una lunga camminata o una pedalata e percorrere 7 miglia è ok, ma si deve restare in zona".
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