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Il ministro degli Esteri inglese, Boris Johnson, rilancia le accuse alla Russia per l'attacco nervino contro l'ex spia Sergei Skripal tirando in ballo direttamente Vladimir Putin e affermando che è "enormemente probabile che sia stata una sua decisione". Johnson ha precisato di avercela "con il Cremlino del presidente russo" e "non con il popolo russo". Mosca ha subito replicato: "Da Londra un'imperdonabile violazione del galateo diplomatico".