La Casa Bianca trema

Il fratello di Epstein rivela: "Jeffrey sapeva cose compromettenti su Trump"

Intanto l'ex fidanzata (e complice) di Epstein, Ghislaine Maxwell, è stata ascoltata a sorpresa dalla procura degli Stati Uniti

24 Lug 2025 - 22:53
 © Getty

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Un'intervista al Guardian del fratello di Jeffrey Epstein riapre una ferita mai rimarginata per la politica americana. Secondo Mark Epstein, il finanziere suicidatosi in carcere avrebbe avuto "informazioni compromettenti" su Donald Trump. La dichiarazione si inserisce in un contesto giudiziario ancora attivo, con Ghislaine Maxwell – già condannata per traffico sessuale di minorenni – convocata dalla giustizia Usa. Il Congresso ora vuole fare chiarezza, mentre il nome dell'ex presidente continua ad emergere nei fascicoli riservati del caso Epstein.

Epstein, la rivelazione del fratello accende i riflettori

 Mark Epstein, fratello di Jeffrey Epstein, ha dichiarato che il finanziere sosteneva di possedere informazioni compromettenti su Donald Trump, senza però precisarne la natura. "Anni fa ha detto di avere materiale", spiega Mark. Non aggiunge dettagli: "non so cosa fosse", insiste. La dichiarazione ha sollevato nuove domande su quanto Jeffrey Epstein potesse sapere sulle frequentazioni di Trump nel suo giro esclusivo.

Ghislaine Maxwell interrogata: nuove prove in arrivo?

 Il Dipartimento di Giustizia Usa, guidato dal vice attorney general Todd Blanche, ha avuto un incontro a Tallahassee con Ghislaine Maxwell, condannata a 20 anni per traffico sessuale di minorenni. Maxwell, tramite il suo avvocato, ha fatto sapere di essere pronta a fornire nuove evidenze. Il Congresso ha già votato per citarla a testimoniare in aula il prossimo 11 agosto, con l'obiettivo di fare luce su eventuali documenti ancora inediti. L'avvocato della donna, David Oscar Markus, ha parlato ai giornalisti fuori dal tribunale federale di Tallahassee dove si è svolto il colloquio, definendolo "produttivo". Il legale della Maxwell, che sta scontando una condanna a 20 anni di reclusione per avere aiutato i traffici di Epstein, non ha fornito dettagli sui contenuti della conversazione, limitandosi a ringraziare Blanche "per essere stato cosi' professionale: ha fatto molte domande e la signora Maxwell ha risposto a tutto"

Trump nei dossier segreti: cosa dicono i documenti

 Secondo il Wall Street Journal, l'allora attorney general Pam Bondi informò Donald Trump nel maggio scorso che il suo nome compariva ripetutamente nei file riservati relativi al caso Epstein. Pur non implicando accuse dirette, l'amministrazione ha scelto di non divulgare i documenti per tutelare la privacy delle vittime e la sicurezza di alcune fonti investigative. Il caso, tuttavia, ha continuato ad alimentare speculazioni.

La reazione del tycoon e la pressione dell'opinione pubblica

 Trump respinge ogni accusa, definendole "fake news" e ricordando di aver allontanato Epstein da Mar-a-Lago molti anni fa. Nel frattempo, ha annunciato una causa per diffamazione da 3 miliardi di dollari contro il Wall Street Journal per alcune affermazioni contenute nel servizio. Intanto, tra i suoi sostenitori cresce il malumore per la gestione dei documenti non resi pubblici, promessi in campagna elettorale come segno di trasparenza.

Il Congresso sfida l'amministrazione: il caso resta aperto

 A Capitol Hill, la Commissione di sorveglianza ha votato a favore di una subpoena bipartisan per ottenere i file ancora segreti e convocare Ghislaine Maxwell in udienza. Anche ex attorney general repubblicani e democratici sono stati inseriti nella lista dei testimoni. Alcuni repubblicani hanno votato con i democratici, segno di una crescente pressione per fare chiarezza su possibili coperture politiche.

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