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Ecuador, 31 detenuti morti dopo la rivolta nel carcere di Guayaquil

La sommossa è iniziata dopo che il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza per tutti i penitenziari del Paese in seguito agli scontri che hanno causato almeno 420 vittime nei penitenziari dal 2021

Ecuador, 31 detenuti morti dopo la rivolta nel carcere di Guayaquil - foto 1
Afp

Almeno 31 morti e 14 feriti nella prigione di Guayaquil, in Ecuador: è il bilancio della ribellione dei detenuti iniziata sabato quando il Governo ha proclamato lo stato di emergenza per 60 giorni dopo le sanguinose rivolte che dal 2021 hanno causato almeno 420 vittime nelle carceri ecuadoriane.

Di queste molte sono state decapitate o bruciate vive. Gli scontri sarebbero tra due bande legate ai trafficanti di droga.

 

Nella notte ripreso il controllo del carcere

 Le forze di sicurezza dell'Ecuador hanno messo fine a quattro giorni di rivolte nel carcere El Litoral della città di Guayaquil, 270 chilometri a sud-est della capitale Quito, riprendendone il controllo completo. Il bilancio finale è di 31 detenuti morti e 14 feriti. Il portale di notizie Primicias riferisce che le bande criminali che si sono affrontate per il controllo dei traffici nei nove padiglioni del carcere sono Los Lobos e Tiguerones. 

Militari e polizia sono entrati nella prigione per ristabilire l'ordine e cercare armi, munizioni, esplosivi e altri oggetti illegali usati nelle battaglie in corso. El Litoral è considerato il centro di detenzione più violento dell'Ecuador: negli ultimi 28 mesi ci sono stati 14 diversi episodi violenti. Ha una capacità di circa 9.500 detenuti, ma nel primo trimestre del 2023 ha superato questo numero di quasi 3.000 unità.

 

Disordini anche in altri penitenziari

 Intanto, i prigionieri di altre 13 carceri hanno dichiarato uno sciopero della fame e tengono in ostaggio 96 guardie carcerarie per chiedere, tra le altre questioni, migliori condizioni sanitarie e cibo.

 

Dichiarato lo stato di emergenza

 Martedì l'Ecuador ha annunciato lo stato di emergenza in tutte le sue carceri dopo una serie di incidenti violenti, tra cui sparatorie ed esplosioni, avvenuti in uno dei suoi penitenziari più pericolosi. È il secondo stato di emergenza che il presidente Guillermo Lasso ha ordinato in meno di 24 ore e sarà in vigore per 60 giorni. La misura prevede la mobilitazione dell'esercito e della polizia nel tentativo di riprendere il pieno controllo delle carceri. Lunedì, Lasso ha firmato un decreto che stabilisce un analogo stato di emergenza nelle province di Los Ríos e Manabí dopo l'uccisione del sindaco della città di Manta, Agustín Intriago, un evento che ha sconvolto la popolazione locale. L'annuncio arriva dopo gli scontri scoppiati nel carcere di El Litoral sabato pomeriggio e degenerati nelle prime ore di domenica, con colpi di arma da fuoco ed esplosioni uditi dagli abitanti delle zone residenziali vicine.

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