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Draghi al Consiglio Ue: "Pandemia non è finita, serve riforma dell'Ema" | "Sui migranti non è possibile, ora, avere obbligo di ricollocamento"

Il presidente del Consiglio fa il punto dopo il summit avuto con gli altri Paesi Ue. Saltato l'incontro con la Russia su cui l'Italia aveva fatto pressione assieme a Germania

Draghi al consiglio Ue in presenza (ma i giornalisti restano a casa)

A Bruxelles si è svolto il consiglio Ue con i capi dei governi dei Paesi membri, tra cui Mario Draghi. I giornalisti, invece, sono rimasti a casa perché le conferenze stampa sono state organizzate tutte online.

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"La pandemia non è finita, non ne siamo ancora fuori, va ancora affrontata con determinazione, attenzione e vigilanza". Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa dopo il Consiglio Ue. "Dobbiamo proseguire con i tamponi e il sequenziamento del virus, i vaccini Sputnik e quello cinese non sembrano essere validi", ha detto Draghi auspicando una riforma dell'Ema.

Difficile ok Ema a Sputnik, vaccino Cina inadeguato - "Occorre un rinforzo e forse una riforma dell'Ema". Sui vaccini "la contestazione è stata che lo Sputnik non è riuscito ad ottenere l'approvazione dell'Ema e forse non lo avrà mai. Il vaccino cinese non è adeguato ad affrontare la pandemia". Lo ha sottolineato Mario Draghi in conferenza stampa dopo il Consiglio Ue. 

 

 

"La pandemia non è finita, non ne siamo ancora fuori. Il Regno Unito qualche settimana fa aveva un numero di casi più o meno pari a quello della Francia di oggi, e oggi sono venti volte tanto, quindi la pandemia va ancora affrontata con determinazione, attenzione, vigilanza". "Bisogna tenere alta la pressione sui tamponi, continuiamo a farli. E' molto importante per individuare con prontezza lo sviluppo di nuove varianti e contagi. Sequenziamo molto di più", ha aggiunto Draghi. 

 

Bisogna dare più poteri all'Ema - Draghi ha poi risposto alla domanda su come sarebbe avvenuta la riforma dell'Ema annunciata. "E' presto per dirlo però ho sollevato io stesso il tema e c'è stata una certa convergenza. Nell'ultimo anno c'è stata disomogeneità tra Ema e le autorità nazionali, esitazioni certamente anche dovute al fatto che abbiamo imparato man mano e alla sperimentazione rapida sui vaccini, però si è vista una notevole confusione. Credo che Ema abbia bisogno di essere rinforzata per avere i poteri che le spettano e che altre agenzie esercitano in altri Paesi, pensiamo agli Usa".

 

"Con Russia servono cooperazione e franchezza" - "La Russia è un attore importante sul fronte economico e politico, non può non essere coinvolta, bisogna tenere un dialogo attivo. Nello stesso tempo bisogna esser franchi su ciò che non va, gli attacchi cyber, lo spionaggio, la disinformazione, il rispetto dei diritti umani. Ci vogliono cooperazione e franchezza", ha detto Mario Draghi parlando del fallito summit offerto dall'Unione Europea alla Russia. "Il tentativo di un incontro in formato Ue-Russia andava fatto. Io ho sostenuto la necessità di farlo, perche' piuttosto di essere dubbiosi sulla propria potenza, i paesi Ue devono essere orgogliosi della manifestazione di forza che danno quando parlano insieme", ha aggiunto il premier. "I Paesi nordici perché più vicini alla Russia hanno sostanzialmente accantonato l'idea al momento", ha aggiunto. 

 

"Sui migranti l'obiettivo non era un'intesa ricollocamenti" - "Il mio obiettivo non era ottenere un accordo sui ricollocamenti, era prematuro avere un
accordo per noi conveniente". Questo il passaggio di Mario Draghi a proposito del punto sull'immigrazione affrontato al Consiglio Ue. Nell'intesa sulla dimensione esterna "il testo delle conclusioni è molto impegnativo", osserva il premier. - "Il problema dell'immigrazione l'Europa ha bisogno di affrontarlo possibilmente in armonia, ma senza escludere accordi tra Paesi".

 

"Migranti, quello che abbiamo chiesto è stato accolto" - Riguardo al tema delle politiche sulla migrazione "devo registrare con soddisfazione il fatto che tutto quello che abbiamo chiesto e' stato accolto rapidamente", ha aggiunto Mario Draghi.

 

"Occorre una politica fiscale espansiva" - "L'argomento per mantenere una politica fiscale espansiva focalizzata sempre più sugli investimenti - in particolare quelli che faranno la nostra società diversa - è che bisogna mirare alla crescita, a tassi più alti di quelli pre-pandemia". Dice il premier aggiungendo che se gli investimenti del Recovery "sono ben fatti produrranno un aumento della produttività, quindi un tasso di crescita più alto che diminuirà la pressione del debito italiano".

 

"Nessuna intesa su unione bancaria, meglio per noi" - "Sull'Unione bancaria non c'è stato un accordo ed è meglio che non ci sia se deve essere su
termini per noi inaccettabili", ha detto Draghi rispondendo ad una domanda durante la conferenza stampa.

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