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Dimissioni Boris Johnson: ecco chi sono i possibili successori

Col primo scrutinio del partito conservatore arrivano le defezioni. Restano in gioco solo cinque candidati

Regno Unito, Boris Johnson si dimette: ecco i possibili successori 

L'addio ufficiale di Boris Johnson al numero 10 di Downing Street ha fatto scattare nel giro di poche ore il toto-nomi dei suoi possibili successori. Tra i favoriti prendono quota i nomi di Rishi Sunak e Ben Wallace, ma la corsa per la leadership dei Tory e quindi per il ruolo di primo ministro è ancora apertissima.

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L'addio ufficiale di Boris Johnson al numero 10 di Downing Street ha fatto scattare nel giro di poche ore il toto-nomi dei suoi possibili successori.

Tra i favoriti prende quota il nomi di Rishi Sunak (mentre Ben Wallace si è chiamato fuori) ma la corsa per la leadership dei Tory e quindi per il ruolo di primo ministro è ancora apertissima. Il gruppo parlamentare dei Tory ha fatto la prima votazione e ha tenuto in gioco solo sei candidati. Ma poche ore dopo anche Braverman annuncia il ritiro.

Si restringe la corsa per succedere a Boris Johnson come leader Tory e futuro premier britannico, dopo il secondo scrutinio condotto fra i deputati del partito di maggioranza e l'eliminazione dell'ultima arrivata: l'attorney general Suella Braverman. Restano in lizza - in ordine di preferenze - Rishi Sunak, Penny Mordaunt, Liz Truss, Kemi Badenoch e Tom Tugendhat. Con l'ex cancelliere Sunak e l'ex ministra della difesa Mordaunt ancora davanti alla titolare degli esteri Truss nella partita per arrivare la settimana prossima al ballottaggio finale a due: da affidare poi al voto degli iscritti entro il 5 settembre.

 

Rishi Sunak - Giovane e brillante, Rishi Sunak è anche lui tra i nomi più favoriti in queste ore di agitazione politica. Ex cancelliere dello Scacchiere, cioè ministro delle Finanze, sono state proprio le sue dimissioni - insieme a quelle del collega Sajid Javid - a innescare la crisi che ha portato all'addio di BoJo. Ma il banchiere 42enne di origini indiane condivide con il suo potenziale predecessore la macchia di aver violato il lockdown nell'ambito del partygate.

 

Liz Truss - È stata già definita da più voci la "Thathcher del Duemila". Stiamo parlando di Liz Truss, l'attuale ministro degli Esteri che già in tempi non sospetti è stata più volte indicata tra i possibili successori di Johnson. Prima donna conservatrice a rivestire questo incarico e seconda nella storia britannica dopo Margaret Beckett, la sua austerità potrebbe però per alcuni ostacolarla nella corsa verso Downing Street.

 

Penny Mordaunt - Mordaunt, 49 anni, è considerata dai bookmaker tra i favoriti per la vittoria. È stata la prima donna a ricoprire la carica di ministra della Difesa del Regno Unito, anche se e' stata silurata da Johnson poco dopo essere diventato primo ministro nel 2019 perche' aveva appoggiato un altro candidato, Jeremy Hunt. Mordaunt, ex concorrente di reality, ha avuto un ruolo di primo piano nella campagna pro-Brexit del 2016.

 

Tom Tugendhat - Ex ufficiale dell'esercito anche lui, Tom Tugendhat non ha mai avuto incarichi di governo ed è indicato tra gli storici avversari di BoJo. Già a Gennaio in un'intervista al Times si era detto disposto a candidarsi alla guida del partito conservatore e quindi del governo, qualora Johnson fosse stato costretto a lasciare a causa del partygate.

 

Kemi Badenoch - Badenoch, ex banchiera, dice di voler abbassare le tasse e di voler guidare un "governo limitato e concentrato sull'essenziale". La 42enne legislatrice era considerata un'outsider nella corsa, ma il suo profilo è stato rafforzato dall'appoggio del peso massimo del partito Michael Gove.

 

 

 

Jeremy Hunt fuori al primo scrutinio - Era finito tra i papabili secondo i bookmakers britannici anche l'ex ministro degli Esteri e della Salute, il 55enne Jeremy Hunt che sfidò Johnson nelle elezioni del 2019 per la nomina del nuovo primo ministro. È stato un accanito sostenitore di Theresa May, tanto da essere definito "Theresa con i pantaloni". Alla fine non ha superato lo scoglio del primo scrutinio nel partito conservatore.

 

Ben Wallace dice no - L'attuale ministro della Difesa, nonché ex ufficiale dell'esercito di Sua Maestà, era uno dei grandi favoriti. ma poi è stato lui stesso a chiarire: "Dopo un'attenta riflessione e dopo aver discusso con i colleghi e la famiglia, ho deciso di non candidarmi. Sono concentrato sul mio attuale lavoro: mantenere sicuro questo grande Paese. Sono grato ai membri del partito che mi hanno dato il loro supporto", ha detto. Ben Wallace, 52 anni, al fianco di Johnson fino alla fine nonostante i caratteri molto distanti. Wallace, pur non avendo mai sostenuto la Brexit, si è costruito in questi anni la fama di fedelissimo di Johnson. Negli ultimi mesi ha inoltre potuto rafforzare la propria immagine ponendosi all'interno della cerchia degli alleati occidentali come garante della linea dura contro l'invasione russa in Ucraina.

 

Nadhim Zahawi fuori dai giochi - Nominato cancelliere dello Scacchiere dopo le dimissioni di Sunak, Nadhim Zahawi, 55 anni, ha origini curde-irachene. È arrivato nel Regno Unito quando aveva 11 anni come rifugiato. Negli ultimi due anni ha potuto consolidare la propria immagine grazie al lavoro svolto in qualità di sottosegretario per le vaccinazioni contro il Covid-19. Anche lui però al primo scrutinio non ha raccolto voti sufficienti.

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