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Dietrofront sui "Dreamers"? Donald Trump: "Non ho nessun ripensamento"

Il presidente degli Stati Uniti su Twitter aveva fatto intendere un possibile ripensamento sullʼabrogazione della riforma di Obama che finora ha permesso ai giovani arrivati illegalmente nel Paese di lavorare senza il rischio di espulsione

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"Nessun ripensamento".

Lo ha affermato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ai giornalisti che gli chiedevano se avesse cambiato idea sulla revoca del programma per i "Dreamers". L'inquilino della Casa Bianca ha smentito le voci che si erano susseguite dopo un suo tweet. "Il Congresso ora ha sei mesi per legalizzarli (qualcosa che l'amministrazione Obama non è stata in grado di fare). Se non ci riesce, rivedrò questo problema", aveva scritto.

Martedì il ministro americano della Giustizia, Jeff Sessions, aveva annunciato ufficialmente che il programma di amnistia per i "Dreamers" - noto come DACA - "sarà abrogato". Si tratta di un provvedimento "incostituzionale", aveva affermato Sessions. Il programma finora ha permesso ai giovani arrivati illegalmente negli Usa da piccoli, di lavorare e studiare senza il rischio di essere espulsi.

Sessions ha rimesso al Congresso la responsabilità sul tema, cui viene riconosciuta una finestra di sei mesi per agire. "Sono qui oggi per annunciare che il programma noto come Daca attivato durante l'amministrazione Obama viene abrogato", ha detto Sessions in una conferenza stampa convocata per l'occasione. "La nazione deve fissare e applicare un limite su quanti immigrati ammettiamo ogni anno e ciò vuol dire con non tutti possono essere accettati", ha spiegato il ministro della Giustizia.

La reazione di Obama - Abrogare il programma di amnistia per i "Dreamers" è "sbagliato", "autolesionista", "crudele". E' il giudizio, senza mezzi termini, dell'ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama.

L'attacco della Conferenza Episcopale Usa - La Conferenza Episcopale degli Stati Uniti ha definito "riprovevole e straziante" la mossa dell'amministrazione Trump di abrogare il programma di amnistia. Come riferisce Fides, i Vescovi statunitensi hanno commentato: "Oggi la nostra nazione ha fatto l'opposto di come la Scrittura ci chiama a rispondere. È un passo indietro dai progressi che dobbiamo fare come paese".

Da 15 Stati offensiva legale a Trump su Dreamers - Lo Stato di Washington ha confermato che farà ricorso contro la revoca del programma di protezione per i Dreamers, i giovani arrivati negli Stati Uniti da bambini con genitori illegali. Una vera e propria "offensiva giudiziaria" era stata preannunciata dai procuratori generali di alcuni Stati, tra cui New York, California e appunto Washington. Ma sono 15 gli Stati assieme alla capitale, Washington DC, a lanciare la sfida legale all'amministrazione Trump.

Il ricorso è stato presentato presso un tribunale di New York dagli Stati di New York, Massachusetts, Washington, Connecticut, Delaware, Hawaii, Illinois, Iowa, New Mexico, North Carolina, Oregon, Pennsylvania, Rhode Island, Vermont e Virginia, oltre al District of Columbia, che ospita Washington. Il ministro della Giustizia dello Stato di Washington, Bob Ferguson, ritiene che l'azione intrapresa dall'amministrazione Trump violi i diritti per un giusto processo riconosciuti agli immigrati.