Dall'Ema via libera a Paxlovid, la pillola anti-Covid di Pfizer
L'Agenzia Ue per i medicinali ha dato l'ok all'immissione in commercio condizionata del farmaco. Ora verranno inviate le raccomandazioni a Bruxelles. Negli studi i benefici supererebbero i rischi
L'Agenzia europea per i medicinali ha raccomandato l'autorizzazione all'immissione in commercio condizionata per il Paxlovid, il farmaco anti-Covid per via orale prodotto da Pfizer. "Paxlovid ha il potenziale per fare davvero la differenza per le persone ad alto rischio di progressione verso il Covid grave", ha commentato il commissario Ue alla Salute, Stella Kyriakides.
Lo studio: ridotti i ricoveri
Negli studi presi in considerazione, si legge in una nota dell'Ema, il trattamento con Paxlovid ha ridotto significativamente i ricoveri o i decessi nei pazienti che hanno almeno una condizione sottostante che li mette a rischio di Covid grave. La maggior parte dei pazienti nello studio è stata infettata dalla variante Delta. Sulla base di studi di laboratorio, si prevede che la pillola sia attiva anche contro Omicron e altre varianti.
Effetti collaterali lievi Il profilo di sicurezza di Paxlovid, prosegue l'agenzia, è stato favorevole e gli effetti collaterali sono stati generalmente lievi. L'Ema ha concluso che i benefici del medicinale sono maggiori dei suoi rischi per l'uso approvato e ora invierà le sue raccomandazioni alla Commissione europea per una decisione rapida applicabile in tutti gli Stati membri dell'Ue.
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali