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Usa 2020, primarie dem in New Hampshire: vince Sanders 

Nelle file repubblicane Donald Trump ha gioco facile, ma secondo Sanders per il tycoon adesso "è lʼinizio della fine"

Afp

Bernie Sanders vince le primarie dem in New Hampshire con circa il 26% dei voti, seguito da Pete Buttigieg. Joe Biden si ferma a poco più dell'8,6%. Abbandonano la corsa l'imprenditore Andrew Yang e il senatore del Colorado Michael Bennet. Patrick ad un passo dal ritiro. Trump vince facile le primarie repubblicane e stuzzica Elizabeth Warren: "Vuole lasciare la corsa, per questo invoca l'unità del partito".

Sanders: "Ora vinceremo anche le altre" "Abbiamo appena vinto le primarie del New Hampshire. Quello che abbiamo fatto insieme qui non è nulla di meno dell'inizio di una rivoluzione politica. Grazie a questa vittoria vinceremo anche le prossime", ha annunciato Bernie Sanders davanti ad una folla di fan esultanti. Confermando i pronostici della vigilia, il senatore socialista si aggiudica il secondo turno delle primarie dem in New Hampshire, staccando di meno di due punti l'ex sindaco di South Bend Pete Buttigieg, che in Iowa lo aveva battuto di un soffio strappando due delegati in più. Entrambi escono dalle urne rafforzati come i frontrunner della corsa e come i portabandiera delle due anime del partito, quella radicale e quella moderata.

 

Vivendo nel vicino Vermont, Bernie aveva il vantaggio di giocare quasi in casa in questo piccolo Stato bianco e progressista del New England, dove nel 2016 aveva trionfato col 60,40%, superando di 22 punti l'unica rivale, Hillary Clinton. Oggi invece doveva fare i conti con un parterre di altri nove candidati, che hanno disperso il voto.

 

Può cantare vittoria anche Mayor Pete: "Avete scelto una nuova era di sfide con una nuova generazione di leader", ha detto davanti ai suoi supporter, ringraziando il marito Chasten ("l'amore della mia vita che mi tiene con i piedi per terra") e tutti i candidati, a partire da Sanders, "che ammiro sin da quando ero studente e rispetto".

 

La "sorpresa" Amy Klobuchar La sorpresa della serata è la senatrice centrista del Minnesota Amy Klobuchar, che si piazza terza quasi col 20% insidiando la leadership di Buttigieg e vincendo nettamente la sfida tutta femminile con la più blasonata collega Elizabeth Warren, precipitata dal podio sotto il 10%. L'ascesa della Klobuchar era stata preannunciata dai sondaggi ma il suo è un vero e proprio exploit perché fa terra bruciata tra sé e Joe Biden. "Hello America, sono Amy Klobuchar e batterò Donald Trump", si è presentata ai fan, orgogliosa di aver ridefinito la parola "grit" (fegato) e di aver smentito le Cassandre: "Sono tornata e ho messo a segno il risultato. L'America merita un presidente resiliente come il suo popolo".

 

La debacle della Warren Debacle invece per la Warren, che non ha beneficiato neppure della vicinanza del suo Massachusetts e che ora dovrà riflettere se continuare il duello fratricida con Sanders per la guida dell'ala progressista. Per ora tuttavia non getta la spugna, smentendo le previsioni di Trump che la dava di ritorno a casa per "bere una bella birra fredda col marito":

 

Joe Biden sconfitto annunciato L'altro sconfitto (annunciato) della serata è il candidato moderato dell'establishment del partito, Joe Biden, che però è andato peggio del previsto, scivolando dal quarto posto in Iowa al quinto posto in New Hampshire con un imbarazzante 8,4%. L'ex vicepresidente, che partiva come favorito all'inizio della corsa, aveva messo le mani avanti preannunciando che dopo il colpo subito in Iowa ne avrebbe preso un altro in New Hampshire. La batosta era così nell'aria che ha preferito "scappare" ad urne aperte in South Carolina, che col Nevada è la sua ultima speranza di "backback" grazie a neri e latinos. "La mia gara non è finita, siamo solo all'inizio, la comunità afroamericana e ispanica non si è ancora espressa", ha rilanciato.

 

Ma il 3 marzo lo attende la prova del Super Tuesday, quando scenderà in campo anche il miliardario Michael Bloomberg, dato in decollo dai sondaggi sull'onda dei suoi spot milionari e già bersaglio dei tweet al veleno di Donald Trump.

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