Corruzione Ue/Qatar, atti: Panzeri usò metodi ingegnosi e scorretti
L'ex eurodeputato è "sospettato" di essere intervenuto "politicamente con i membri" che lavorano al Parlamento Ue "anche a beneficio del Marocco". Ai domiciliari la moglie e la figlia dell'uomo, ritenute "pienamente consapevoli" delle sue attività. Loro: "Noi all'oscuro"
L'ex eurodeputato Antonio Panzeri avrebbe usato "metodi ingegnosi e spesso scorretti per raggiungere i suoi scopi".
Lo si legge, in relazione al politico coinvolto nell'inchiesta di Bruxelles sulla corruzione legata al Qatar, in un atto notificato alla moglie Maria Colleoni. La donna è stata arrestata insieme alla figlia nella sua casa di Calusco d'Adda (Bergamo). Le due si trovano ai domiciliari. Articolo 1 intanto ha provveduto a sospendere Panzeri dall'anagrafe dei suoi iscritti.
Panzeri intervenne con membri Ue anche per Marocco - L'ex eurodeputato Antonio Panzeri "è sospettato" di essere intervenuto "politicamente con i membri" che lavorano al Parlamento Europeo "a beneficio di Qatar e Marocco, contro al pagamento". Lo si legge in uno degli atti dell'indagine di Bruxelles per "corruzione di funzionari e membri degli organi delle Comunità europee e di Stati esteri, riciclaggio e associazione per delinquere". Nel documento è scritto che comunque vige la "presunzione di innocenza".
Concessi i domiciliari alle due donne: "Noi all'oscuro di tutto"- La Corte d'Appello di Brescia ha convalidato l'arresto e concesso i domiciliari a Maria Colleoni e Silvia Panzeri, moglie e figlia dell'ex eurodeputato. "Le mie assistite hanno riferito in aula di non essere a conoscenza di quanto viene loro contestato", ha spiegato l'avvocato Angelo De Riso difensore con Nicola Colli, di Maria Colleoni e Silvia Panzeri. "Siamo soddisfatti e confidiamo che non venga accolta la richiesta di consegna alle autorità del Belgio", hanno affermato i due legali.
Atti: moglie e figlia Panzeri sapevano dei 'doni' - Maria Colleoni e Silvia Panzeri, rispettivamente moglie e figlia dell'ex eurodeputato Antonio Panzeri, fermate venerdì, sono ritenute "pienamente consapevoli" dell'attività del marito e padre e "persino del trasporto di doni". Le due sono menzionate "nella trascrizione di intercettazioni telefoniche" durante le quali l'ex europarlamentare "ha commentato la consegna dei doni" di cui sarebbe stato "a quanto pare" il beneficiario. Come si legge in un atto che riporta la sommaria descrizione della vicenda per la quale è stato emesso il mandato di arresto europeo, moglie e figlia, accusate di concorso nell'ambito dell'inchiesta di Bruxelles per corruzione e riciclaggio, con vincolo di associazione per delinquere, "paiono essere consapevoli delle attività del marito/padre e addirittura di partecipare nel trasporto dei 'regali' dati al Marocco attraverso Abderrahim Atmoun, ambasciatore del Marocco in Polonia".
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