Coronavirus, Israele verso un nuovo lockdown di due settimane: sarebbe il primo Paese a richiudere
La chiusura, secondo i media, potrebbe scattare dopo il ritorno da Washington del premier Netanyahu
Il comitato ministeriale di Israele per il coronavirus ha proposto nella notte un nuovo lockdown dopo quello del 25 marzo a fronte del picco dei contagi delle ultime settimane. Nella fase iniziale il previsto lockdown durerà due settimane e riguarderà la festa di Rosh ha-Shanà (il Capodanno ebraico) e il digiuno di Kippur. La decisione sarà convalidata dal governo domenica: se approvata, sarebbe il primo Paese al mondo a riproporre il lockdown.
L'inizio del lockdown sarà stabilito dal governo, ma secondo i media israeliani è prevedibile che avverrà dopo mercoledì, cioè al ritorno del premier Benyamin Netanyahu da Washington, dove il 15 settembre saranno firmati gli accordi di pace fra Israele ed Emirati arabi uniti.
Una volta che il lockdown sarà entrato in vigore, gli israeliani non potranno allontanarsi dalle proprie abitazioni per oltre 500 metri. Il sistema educativo sarà chiuso e cosi' lo saranno anche tutti gli esercizi privati non indispensabili. Preghiere potranno essere tenute solo all'aperto o in spazi ritenuti idonei dalle autorità sanitarie.
Giovedì, prima che il Comitato ministeriale decidesse il lockdown, diversi ospedali avevano fatto presente al governo di aver raggiunto un livello di guardia nei dipartimenti per il coronavirus, specialmente nelle zone più colpite dalla pandemia.
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