Coronavirus, la virologa Yan: "È un patogeno creato in laboratorio. Nessuno dice la verità: anche l'Oms collabora con Pechino"
La dottoressa cinese, intervistata da News Mediaset, rilancia: "la pandemia è una catastrofe storica che non sarebbe mai dovuta accadere"
"Non ci troviamo davanti a un virus naturale, ma a un patogeno artificiale rilasciato da un laboratorio". La virologa Li-Meng Yan torna a puntare il dito contro la Cina e ad incolpare il governo di Pechino di aver mentito sulla reale entità del Sars-Cov-2. "Nessuno sta dicendo la verità: anche l'Oms collabora con il Partito Comunista Cinese". La dottoressa, intervistata da Maria Luisa Rossi Hawkins, promette di rivelare le prove che confermerebbero la sua teoria: "Presto pubblicherò un altro rapporto, oltre a quello che ho già diffuso. Conterrà molti dettagli specifici su come sia stato sviluppato il virus e su chi era in possesso delle sostanze utilizzate. A quel punto tutti potranno vedere che ho ragione".
La dottoressa definisce la pandemia "una catastrofe storica che non sarebbe mai dovuta accadere". Ai microfoni di News Mediaset ha raccontato di come molti suoi colleghi le abbiano intimato di tacere e nascondere la verità. "Il mercato di Wuhan è soltanto una scusa, non c'entra con la diffusione del virus", prosegue Yan.
Infine la virologa lancia un messaggio alla comunità scientifica, che l'ha accusata in passato di aver divulgato una teoria infondata: "Lavoro in questo campo da anni, sono ai vertici della ricerca e so come funziona. Lo studio che ho pubblicato è molto chiaro: gli scienziati e le riviste che mi hanno criticato non l'hanno esaminato con attenzione, si sono fidati di ciò che è stato filtrato dalla bocca di altri accademici".
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