FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Coronavirus, in Russia due donne fuggono dalla quarantena in ospedale

Una è scappata da una finestra a Samara mentre lʼaltra è riuscita a manomettere una serratura elettronica a San Pietroburgo

Ansa

Due donne russe che si trovavano in isolamento per una possibile infezione da coronavirus dopo un viaggio nella regione cinese di Hainan sono fuggite dai rispettivi ospedali (a Samara e a San Pietroburgo) per le cattive condizioni in cui versavano le strutture, per la paura di essere contagiate e perché i medici erano poco cooperativi. Una donna è scappata dalla finestra, mentre l'altra ha manomesso una serratura elettronica. 

Le "fuggitive" hanno richiamato l'attenzione della stampa dopo avere pubblicato le rispettive storie su Instagram.

 

La fuga di GuzelNeder La prima donna, che sul social network utilizza il nickname GuzelNeder, ha raccontato di essere giunta all'ospedale di Samara, città sulla riva del Volga, perché il figlio ha avuto tosse e febbre (37,3°) al rientro da un viaggio di famiglia in Cina. Presso la struttura madre e figlio sono stati sottoposti a test e messi in quarantena in attesa degli esiti. I giorni passavano e il risultato non arrivava così, quando la donna ha cercato di ottenere informazioni, avrebbe riscontrato solo ostruzionismo da parte del personale medico. Era inoltre preoccupata delle procedure lassiste dell'ospedale, il personale sarebbe andato nell'area di isolamento senza maschere e avrebbe gettato gli indumenti protettivi sul pavimento. Il dottore, interpellato dal marito della donna, ha detto che madre e figlio dovevano essere trattenuti per 14 giorni anche con il test del virus negativo. E così ecco è scattata la fuga. "Non c'era uscita per noi se non quella di lasciare l'ospedale senza autorizzazione, attraverso la finestra", ha detto Guzel. La polizia l'ha successivamente interrogata a casa, ma non sono state riportate accuse.

 

Il caso di San Pietroburgo L'altra donna fuggita, Alla Ilyina, ha scritto in un post su Instagram spiegando di aver avuto mal di gola diversi giorni dopo il ritorno da Hainan. Ha quindi chiamato i servizi di emergenza e i medici l'hanno portata in ospedale per i test del coronavirus, promettendo di lasciarla andare dopo 24 ore. Il giorno dopo le è stato comunicato l'esito negativo, ma che doveva comunque rimanere in quarantena per due settimane. "Tutti e tre i test hanno dimostrato che ero completamente in salute, quindi perché diavolo dovevo sottopormi alla quarantena?", ha scritto la donna, che ha poi detto al giornale Fontanka che la sua stanza di isolamento era terribile: niente libri, niente shampoo, niente Wi-Fi, un cestino della spazzatura che non era mai stato svuotato. 

 

La manomissione della serratura La donna, rinchiusa nella stanza d'ospedale, ha scoperto come manomettere la serratura elettronica ed è fuggita dall'ospedale venerdì Né l'ospedale né la polizia hanno seguito la sua fuga. "Se fossi malata, mi avrebbero inondato di telefonate", ha detto. Secondo i media russi, l'ospedale ha comunicato alla polizia la fuga di Ilyna e potrebbe essere avviata un'indagine penale sull'accaduto.

Commenti
Commenta
Disclaimer
Grazie per il tuo commento

Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione

Grazie per il tuo commento

Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook

Regole per i commenti

I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre

In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali