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Coronavirus, 19 mln di mascherine requisite da altri Paesi | Di Maio: "Li denunceremo, è inaccettabile"

Monito di Bruxelles: "In Europa vanno condivise". I dispositivi erano stati acquistati da aziende italiane, ma i Paesi in cui sono state prodotti e, in alcuni casi, quelli di transito li hanno bloccati. Il ministro degli Esteri: "Sbloccato lʼexport da Germania e Francia"

Oltre 19 milioni di mascherine acquistate all'estero dall'Italia, per far fronte all'emergenza coronavirus, sono state requisite da altri Paesi. Si tratta mascherine Ffp2 e chirurgiche. I dispositivi erano stati acquistati da aziende italiane e sarebbero dovute arrivare nei prossimi giorni ma i Paesi in cui sono state prodotti e, in alcuni casi, quelli di transito, ne hanno bloccato l'arrivo, sequestrandoli e destinandoli al loro mercato.

"Denunceremo in tutte le sedi internazionale competenti i Paesi che si macchieranno della pratica ignobile di requisire mascherine destinate a stati in difficoltà come l'Italia", ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in diretta Facebook. "Ci sono mascherine acquistate da aziende italiane - ha spiegato - che si sono bloccate alla frontiera di alcuni altri Paesi, che stanno provando anche a requisirle per impiegarle a uso interno.  E' inaccettabile che materiale medico venga fermato per strada. Non è accettabile che quanto stanno importando le nostre aziende si blocchi nelle dogane di altri Stati e venga requisito, noi siamo stati un Paese solidale che ha aiutato tutti", ha detto il ministro. 

 

L'Ue: "In Europa vanno condivise, divieti sono nefasti" "Dobbiamo condividere il materiale protettivo", come le mascherine, "all'interno dell'Unione europea" per combattere l'epidemia di coronavirus. E' il monito della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. "I divieti nazionali di vendita ad altri Paesi europei sono nefasti. Nessuno Stato può produrre da solo ciò di cui ha bisogno. Oggi è l'Italia che ha bisogno rapidamente di grandi quantità di questo materiale medico, ma fra qualche settimana saranno altri Paesi". L'Ue ha annunciato che limiterà l'esportazione di materiale di protezione.

 

Di Maio: "Sbloccata esportazione di mascherine da Germania e Francia" - Ci sono, però, anche buone notizie. "Vi comunico che è stata sbloccata l'esportazione, dalla Germania e dalla Francia, di mascherine, tute e schermi facciali", ha aggiunto Di Maio. "Siamo impegnati a tutelare la salute dei nostri cittadini e in questa fase, più di prima, è fondamentale la collaborazione tra gli Stati. Siamo davanti a una crisi che riguarda tutti, in Italia e all'estero. Se rimaniamo uniti possiamo farcela".

 

Zaia: "Pronti a produrle in proprio" - E vista la situazione, il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha detto: "Siamo pronti a produrre mascherine sanitarie in proprio ma ci serve un'autorizzazione che spero sia al'interno del Decreto che verrà approvato dal governo".  La crisi da "mascherine" per Zaia è dovuta anche al fatto che non ce ne sono e anche quando vengono ordinate "lungo il viaggio diminuiscono perché gli scatoloni, che a volte arrivano vuoti, passano per altri Paesi che ne hanno necessità". 

 

"Se lo avessimo saputo a novembre..." - "A noi servono mascherine, respiratori meccanici ed ossigeno a fronte di un mercato asfittico", ha detto Zaia. "Se a novembre ci avessero detto realmente a che cosa andavamo incontro invece di parlarci di semplice influenza, avremmo avuto tutto il tempo di dotarci del necessario come stiamo facendo adesso reperendo i respiratori, ce ne sono giunti di nuovi dalla Protezione civile, di cui abbiamo estremo bisogno", ha aggiunto. 

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