FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Corea del Sud, Mattarella al 38esimo parallelo: "Qui pagina cruciale della storia" | "Senza pace il rischio di violenze resta costante"

Il Capo dello Stato è entrato nel piccolo edificio in legno, nella zona de-militarizzata, unico punto di incontro tra Seul e la Corea del Nord

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la visita di Stato in Corea del Sud si è recato nella zona demilitarizzata al 38esimo parallelo che divide Seul e Corea del Nord.

"Qui si è svolta una pagina cruciale della storia", ha detto. In questo posto "si comprende come una guerra che non si è mai conclusa con il conseguimento della pace comporta il rischio costante di nuove violenze e quanto qui viene fatto ha il respiro della storia, è particolarmente importante per evitare esplosioni di violenza ulteriori".

Corea del Sud, Mattarella al 38esimo parallelo: "Qui pagina cruciale della storia" | "Senza pace il rischio di violenze resta costante" - foto 1
Tgcom24

 

La visita nell'edificio in legno, unico punto di incontro con Pyongyang

 La Joint Security Area è il sito che sorge su quel che rimane di Panmunjon, la piccola cittadina che si sviluppava a cavallo del 38esimo parallelo, dove tra il 1951 e il 1953 si tennero le trattative per l'accordo che pose fine alla Guerra di Corea. Di fatto, però, non fu mai raggiunto un vero e proprio accordo di pace e fu creata questa zona de-militarizzata. Ancora oggi gli eserciti del Nord e del Sud si trovano a poche decine di metri di distanza l'uno dall'altro e sorvegliano un breve tratto di confine non recintato e reso visibile soltanto da un muretto alto pochi metri. Il presidente della Repubblica Mattarella è stato all'interno del piccolo edificio di legno, lungo il confine, che è l'unico punto di incontro tra le due nazioni.

 

 

Cosa c'è oggi nella zona de-militarizzata tra le due Coree

 La firma dell'armistizio di Panmunjon che, come noto, non fu mai seguita da un accordo di pace, portò alla creazione di una zona de-militarizzata, vale a dire una striscia di terra di due chilometri a nord e a sud del confine dalla quale gli eserciti dei due Paesi si sono rispettivamente ritirati. All'interno di quest'area, la Joint Security Area rappresenta oggi un luogo di grande valore militare e politico. Gli edifici in cui furono stipulati gli accordi sono perfettamente divisi a metà dalla linea di confine e sono stati dipinti di azzurro, colore delle Nazione Unite. Nella struttura principale è ancora conservato il tavolo dove fu firmato l'accordo armistiziale. Questo piccolo complesso è oggi chiamato "villaggio dell'armistizio" o "villaggio della pace".

 

"Apparente tranquillità nasconde rischio effettivo di guerra"

 Il tenente generale Andrew Harrison, vice comandante della base Onu del JSA, ha accompagnato il Capo dello Stato nel corso della visita e ha sottolineato come "questo sia un luogo surreale perché dietro la apparente tranquillità e pace si nasconde un effettivo rischio di guerra. La storia ci dà avvertimenti minacciosi", ha aggiunto ricordando poi "il forte senso di gratitudine per il contributo dato dall'Italia con un ospedale da campo" durante la guerra di Corea, "qualcosa che i coreani non dimenticano, ripropongono continuamente". L'Italia allora, nel 1953, non era ancora stata accolta nelle Nazioni Unite ma volle comunque dare un contributo.

TI POTREBBE INTERESSARE

Commenti
Commenta
Disclaimer
Grazie per il tuo commento

Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione

Grazie per il tuo commento

Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook

Regole per i commenti

I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre

In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali