Cisgiordania, operazione esercito israeliano a Jenin: 6 palestinesi uccisi
Lo Stato ebraico ha lanciato un'operazione antiterrorismo in campo profughi, allo scopo di arrestare i sospetti coinvolti nell'uccisione di due fratelli israeliani ad Hawara
Resta alta la tensione in Cisgiordania.
L'esercito israeliano ha effettuato un'operazione antiterrorismo nel campo profughi palestinese di Jenin per arrestare i sospetti coinvolti nell'uccisione di due fratelli israeliani ad Hawara. Nel raid sono stati uccisi sei palestinesi, tra cui anche Abdel Fattah Gharusha, "il terrorista di Hamas" sospettato del delitto di Hawara.
Tra le vittime ci sarebbe il responsabile dell'omicidio di Hallel e Yagel Yaniv, due fratelli residenti nell'insediamento di Har Bracha, a pochi chilometri da Nablus, uccisi il 27 febbraio a Huwara. Secondo un comunicato stampa dell'esercito israeliano, i militari dello Stato ebraico erano nel campo profughi di Jenin "per arrestare il terrorista che ha compiuto l'attacco a Huwara". Secondo l'emittente televisiva panaraba "Al Arabiya", inoltre, Israele aveva dispiegato truppe nei pressi di Jenin, accerchiando un'abitazione situata alla periferia del campo profughi, mentre erano in corso scontri con gli abitanti. Da due settimane Israele ha lanciato una massiccia campagna di arresti in diverse regioni della Cisgiordania, fermando 27 palestinesi.
Abu Mazen: "Da Israele guerra totale e distruzione"
"Le uccisioni quotidiane contro la nostra gente sono una guerra totale e la distruzione di ogni cosa", ha detto il portavoce di Abu Mazen, Nabil Abu Rudeinah. Quest'ultimo ha poi ha addossato la "responsabilità di questa pericolosa escalation" al governo israeliano" che rischia "di far esplodere la situazione e di vanificare tutti gli sforzi volti a ripristinare la stabilità". Il portavoce ha poi ribadito la richiesta di intervento degli Usa per "fare pressione sul governo israeliano".
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