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Brexit, Ue: "Proroga al 22 maggio, ma solo con l'ok all'accordo di divorzio"

In caso di bocciatura, Londra dovrà indicare entro il 12 aprile come intende comportarsi con le Europee. Tusk: "Aperti tutti gli scenari". May: "Lasceremo lʼUe, i Comuni rispettino lʼimpegno preso"

Brexit, Ue:
ansa

Bruxelles concederà a Londra una proroga sulla Brexit che prevede una scadenza limite al 22 maggio condizionata al voto positivo di Westminster sull'accordo di divorzio. Lo prevede l'accordo dei 27 leader raggiunto al vertice di Bruxelles.

In caso di bocciatura Londra dovrà indicare entro il 12 aprile come intende comportarsi con il voto delle Europee.

Sottolineando che l'accordo è stato raggiunto all'unanimità, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk in conferenza stampa ha annunciato che la premier britannica Theresa May ha accettato gli scenari di estensione proposti dai 27 leader Ue. Poi ha spiegato che fino al 12 aprile restano aperti tutti gli scenari: "Londra - ha detto - avrà ancora la possibilità di un accordo, di una Brexit senza intesa, di una lunga estensione, o di revocare l'uscita".

Juncker: "Abbiamo fatto tutto il possibile" - Per il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, Bruxelles ha fatto "tutto il possibile" rassicurando più volte la Gran Bretagna sul backstop per il confine interno all'Irlanda. In ogni caso, ha precisato Juncker sulla scia delle parole di Tusk, "siamo pronti ad affrontare qualsiasi scenario".

May: "Partecipare alle Europee sarebbe sbagliato" - "Sì, lasceremo l'Ue e spetta al Parlamento essere all'altezza di questo impegno preso con il popolo britannico", ora "è giunto il momento delle decisioni", ha dichiarato la premier britannica Theresa May, sottolineando che "la cosa giusta è uscire" dall'Ue "con un accordo" ma "non revocare l'articolo 50" e annullare così la Brexit.

La scelta dell'Ue, ha detto la May, sottolinea "l'importanza che il Parlamento approvi l'accordo sulla Brexit la settimana prossima in modo da poter mettere fine all'incertezza". Quanto all'ipotesi di dover decidere sulle Europee, la premier ha spiegato che "sarebbe sbagliato chiedere alla gente di partecipare a queste elezioni tre anni dopo aver votato la decisione di lasciare l'Unione".