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Brasile, spende in droga e prostitute la raccolta fondi per il figlio malato: arrestato un 37enne

Mateus Henrique Leroy Alves, dopo aver sperperato 12mila euro destinati alle cure del piccolo Joao Miguel, con la somma rimanente aveva intenzione di aprire un bordello a Salvador de Bahia

Brasile, spende in droga e prostitute la raccolta fondi per il figlio malato: arrestato un 37enne - foto 1
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Grazie alla raccolta fondi "Campanha Ame Joao Miguel" le cure in Brasile per il piccolo Joao Miguel, 19 mesi, affetto dalla nascita da una rara malattia neuromuscolare degenerativa, potevano finalmente iniziare.

Ma il padre, il 37enne Mateus Henrique Leroy Alves, invece di acquistare le dosi del farmaco necessario a far star meglio suo figlio, aveva fatto perdere le sue tracce, dissipando i primi 12mila euro in droga, alcol e prostitute. L'intento era di aprire, con la restante somma, un bordello a Salvador de Bahia, con la consulenza di una sedicente donna d'affari. Il padre prodigo è stato, però, arrestato e il crowdfunding sospeso.

La fuga con il malloppo Il 37enne si era dato molto da fare sui social e negli eventi organizzati per la raccolta fondi a favore del figlio malato. Una volta raggiunta la somma per acquistare le prime tre dosi del farmaco necessario per una terapia di sei cicli, lo Spinraza, l'uomo, però, è improvvisamente scomparso.

Un mese dopo, è stato rintracciato e arrestato dalla polizia in un hotel a cinque stelle a Salvador de Bahia e, interrogato, ha ammesso: "Ho speso il denaro in alcol, donne e droga e sono ricattato dagli spacciatori".

Secondo gli inquirenti, il 37enne aveva pianificato di aprire un bordello e, con una donna d'affari, stava tentando di reclutare prostitute da Belo Horizonte.

Raccolta fondi sospesa con le scuse della madre di Joao Così sulla pagina Facebook dedicata alla campagna per le cure del piccolo Joao, è apparsa la notizia della sospensione della raccolta fondi. "Per quanto riguarda gli ultimi eventi, - si legge nel comunicato a firma della madre Karine Rodrigues, - a seguito della sospensione della campagna 'Ame Joao Miguel', è stata avviata la procedura di blocco giudiziario dei quattro conti del crowdfunding presso il Tribunale dei Minori".

"Questa decisione - continua la nota - ha portato all'acquisto delle prime tre dosi di Spinraza. Se l'ingiunzione verrà revocata e Joao perderà il suo trattamento per decisione del tribunale, riprenderemo la campagna e contiamo sulla solidarietà di tutti".

Alla dovuto premessa - "Come madre, la mia condotta è sempre stata guidata dalla buona fede e al solo scopo di cercare di salvare la vita di mio figlio", - è seguita una notizia positiva: "In questi ultimi giorni Joao Miguel ha superato una serie di esami medici per iniziare il tanto atteso trattamento: chiedo a tutti voi di pregare per lui, perché continui a sentire l'energia positiva che ognuno di voi gli ha inviato".