La tragedia in vacanza

Bimbo di dieci mesi muore in Turchia: problemi burocratici ritardano il rimpatrio della salma | L'appello dei genitori: "Chiediamo solo di poter tornare a casa con nostro figlio"

È stata attivata una raccolta fondi per aiutare la famiglia del piccolo a sostenere le spese

14 Ago 2025 - 12:08
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Un bimbo di 10 mesi, Arian Roman, è morto all'ospedale di Antalya, in Turchia, mentre si trovava in vacanza nella località di Lara (Turchia) con il padre, la madre e il fratello di 6 anni. La famiglia, di origine rumena, vive in Italia da 22 anni: ha abitato a lungo a San Donà di Piave (Venezia) e da poco si è trasferita a Musile. Come si legge su La Nuova Venezia, i genitori del bambino per problemi burocratici rischiano di dover rinviare il volo previsto in serata per riportare il piccolo a casa.

Il consolato italiano di Smirne richiede la documentazione originale inviata via posta cartacea per il trasferimento della salma a San Donà. La procedura sta causando ritardi e fino a quando non sarà completata, la salma resterà bloccata. "Chiediamo solo di poter tornare a casa con nostro figlio", ha detto la madre del bimbo lanciando una serie di appelli anche attraverso i social. Per aiutare la famiglia a sostenere le spese per il rimpatrio della salma è stata è stata attivata una raccolta fondi (questo l’IBAN IT75A0623036141000015266780).

L'appello della zia sui social

 "Cari amici, con il cuore spezzato vi scrivo per condividere una notizia terribile: il nostro nipotino, il piccolo Aryan Constantin, di appena 10 mesi, è venuto a mancare mentre si trovava in vacanza con la famiglia in Turchia. Il dolore è immenso e ci sentiamo impotenti di fronte a questa tragedia". Comincia così il post pubblicato su Facebook dalla zia del bimbo per comunicare la notizia della sua scomparsa e per fare un appello.

"Oltre alla sofferenza per la perdita, ci troviamo ad affrontare una situazione estremamente difficile legata al rimpatrio del corpo di Aryan in Italia. I costi e le procedure sono schiaccianti e al di sopra delle nostre possibilità in questo momento. Facciamo un appello disperato al vostro aiuto. Qualsiasi sostegno, anche finanziario, per affrontare le spese di rimpatrio, ci sarebbe di grande aiuto e significherebbe moltissimo per noi. Ogni gesto conta e ci aiuterebbe a riportare il piccolo Aryan a casa, per potergli dare l’ultimo saluto qui, insieme a noi. Vi ringraziamo di cuore per ogni pensiero gentile e per qualsiasi forma di aiuto possiate offrire".

Il malore e il decesso in ospedale

 La famiglia era giunta in Turchia il 12 agosto per godere qualche giorno di vacanza in compagnia di un gruppo di amici rumeni. Sarebbero dovuti rientrare a casa nel fine settimana. Ma la mattina del 13 agosto, Arian ha iniziato a sentirsi male. Si è svegliatp alle 5. verso le 7 ho notato che aveva delle chiazze sulla pelle, poi aveva un colorito viola che si è allargato su tutto il corpo e non si reggeva con la schiena mentre lo tenevo in braccio". La madre del piccolo ha subito chiesto aiuto, ma non c'erano dottori a disposizione nell'immediato. Dopo un po' un medico ha visitato il bimbo. "Hanno chiamato un'ambulanza - ha spiegato la donna - ma è arrivata molto tempo dopo, troppo. Non arrivava mai e già era trascorso del tempo. Sono arrivati in ospedale ad Antalya con il piccolo e, poco più tardi, mi hanno detto che era morto. Non sappiamo ancora perché".

I problemi burocratici

 "Il volo per riportare a casa nostro figlio è un miraggio - ha dichiarato la donna -. Il consolato italiano di Smir, perché mio figlio è italiano oltre che cittadino rumeno, chiede la documentazione cartacea all’agenzia funebre in Antalya. Non basta una Pec via mail che sarebbe istantanea. Abbiamo già pagato 5 mila euro di spese varie, solo grazie ai nostri amici che ce li hanno prestati. Non possiamo stare qui ancora a lungo. Ho visto mio figlio prima e dopo l’autopsia, ora vorrei solo portarlo a casa".

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