FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Assalto a Capitol Hill, incriminato per cospirazione il leader dei Proud Boys

Enrique Tarrio e altri quattro vertici del gruppo paramilitare ricevono una delle accuse più dure e aggressive mosse dal Dipartimento di Giustizia

Proud Boys Capitol Hill assalto Enrique Tarrio
Afp

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha incriminato Enrique Tarrio, capo dei Proud Boys, gruppo paramilitare di estrema destra, e altri quattro leader di cospirazione sediziosa per l'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021.

Si tratta delle accuse più dure e aggressive mosse finora contro i Proud Boys e le prime che hanno attribuito al gruppo il tentativo di opporsi con la forza al pacifico trasferimento del potere dopo la vittoria di Joe Biden alle presidenziali.

 

 

 

Tarrio e gli altri coimputati (Joseph Briggs, Ethan Nordean, Zachary Rehl e Dominic Pezzola) si erano dichiarati non colpevoli della precedente lista di accuse. Gli sviluppi arrivano dopo che Charles Donohoe, un "Proud Boy" della Carolina del Nord, si è dichiarato colpevole ad aprile e ha accettato di collaborare alle indagini.

 

 

Nonostante Tarrio non si trovasse a Washington il 6 gennaio 2021, l'accusa ha spiegato che "ha comunque guidato la fase di pianificazione, rimanendo in costante contatto con gli altri membri del gruppo durante l'assalto".

 

Chi è Noah Green, l'attentatore di Capitol Hill

Un giovane di 25 anni, originario dello Stato dell'Indiana e seguace di una setta islamica: è questo il profilo di Noah Green, l'uomo che è stato ucciso dalla polizia americana per aver compiuto un attentato a Capitol Hill, uccidendo un agente. Dalla sua pagina Facebook emerge come il 25enne sia un seguace della Nation of Islam, un movimento afroamericano nato nel 1930, con sede a Detroit, che si autodefinisce "setta islamica militante". Sul social sono stati trovati anche alcuni post in cui l'aggressore lamentava di aver perso il posto di lavoro, definendosi in cerca di una guida spirituale.

Leggi Tutto Leggi Meno

 

Il Dipartimento di Giustizia ha intentato un'altra causa sediziosa di cospirazione contro i leader degli Oath Keepers, accusati di aver pianificato ampiamente le violenze del 6 gennaio.

TI POTREBBE INTERESSARE

Commenti
Commenta
Disclaimer
Grazie per il tuo commento

Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione

Grazie per il tuo commento

Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook

Regole per i commenti

I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre

In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali