Il Parlamento di Baghdad ha riconfermato il curdo Jalal Talabani nella carica di presidente della Repubblica. Al voto non ha partecipato la maggioranza dei deputati della lista Iraqiya dell'ex premier Iyad Allawi. L'annuncio è stato dato dal nuovo speaker dell'Assemblea, Osama al Nujaify, un sunnita della lista di Allawi. Subito dopo essere stato rieletto presidente, Talabani ha proposto la conferma a premier dello sciita Nuri al-Maliki.
Talabani è stato rieletto per un mandato di quattro anni, come prevede la costituzione irachena. Una sessantina di deputati del blocco Iraqiya al momento del voto sono usciti dall'aula in segno di protesta per una asserita violazione degli accordi intercorsi tra i vari leader politici.
La riconferma del leader curdo spiana la strada alla formazione del nuovo governo che, secondo i patti tra le varie formazioni politiche, sarà guidato guidato dal premier uscente Nuri al-Maliki.
Maliki avrà ora 30 giorni di tempo per mettere assieme la sua squadra di governo. Talabani ha in pratica affidato l'incarico al premier nonostante la clamorosa protesta messa in atto dai deputati di Iraqiya.
Secondo quanto hanno spiegato alcuni di loro, era stato chiesto che prima di procedere alla votazione sul presidente della Repubblica venisse formalizzato con un altro voto l'accordo di compromesso raggiunto dai massimi leader politici per sbloccare un impasse che durava da mesi.
"Siamo stati pugnalati alla schiena", ha detto indignato all'Afp Saleh al-Moutlaq, uno dei dirigenti di Iraqiya. Il nuovo presidente del Parlamento, Osama al Nujaify, ha intanto riconvocato l'Assemblea per sabato prossimo.