Devastata la sede diplomatica. Lanci di molotov e sassi, bruciata la bandiera inglese
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Centinaia di studenti sono penetrati nell'ambasciata britannica a Teheran. Nei giorni scorsi la tensione tra Londra e Teheran era salita con la decisione del Parlamento iraniano di espellere il rappresentante diplomatico britannico per effetto delle sanzioni della Gran Bretagna contro l'Iran. Devastata la sede e bruciata la bandiera britannica. Giallo sul sequestro di sei ostaggi.
L'irruzione di centinaia di studenti filo-governativi nell'ambasciata britannica è avvenuta al termine di un sit-in di protesta organizzato dagli studenti davanti alla sede diplomatica per esprimere la loro contrarietà nei confronti delle politiche della Gran Bretagna nei confronti della Repubblica islamica giudicate ostili.
Cameron: "L'assalto all'ambasciata è un oltraggio"
Il premier britannico David Cameron ha definito "un oltraggio indifendibile" l'assalto all'ambasciata a Teheran e ha chiesto al regime iraniano di punire i colpevoli. Come fatto in precedenza dal ministro degli Esteri William Hague, anche Cameron ha attribuito al governo della Repubblica islamica le responsabilità di quanto accaduto.
Rintracciati i dipendenti dell'ambasciata, giallo sugli ostaggi
"Le ultime informazioni in nostro possesso sembrano confermare che il nostro staff e i relativi dipendenti (dell'ambasciata Gb a Teheran, ndr) sono stati rintracciati". Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico William Hague. Fonti britanniche all'Onu hanno riferito che i diplomatici probabilmente non sono mai stati presi in ostaggio.
Manifestazione finita
La manifestazione degli studenti iraniani presso i due compound dell'ambasciata britannica a Teheran si è conclusa. Lo indicano la Fars e l'Isna citata dalla Reuters, secondo cui i manifestanti stanno lasciando le due proprietà.
Studenti lasciano residenza dell'ex ambasciatore
Gli studenti filo-governativi hanno abbandonato la residenza dell'ex ambasciatore britannico situata nella zona nord di Teheran.
Nessuna notizia dell'ambasciatore
Non si hanno notizie dell'ambasciatore britannico a Teheran mentre la sede diplomatica viene assaltata.
Da Usa condanna ad attacco
Gli Stati Uniti condannano l'attacco all'ambasciata britannica a Teheran. Lo afferma la Casa Bianca in una nota.
Teheran "deplora" l'attacco
Teheran "deplora" l'attacco contro l'ambasciata britannica e aggiunge di essere impegnata a garantire la sicurezza dei diplomatici. Lo rende noto un comunicato del ministero degli Esteri.
Studenti: "Abbiamo fatto tutto da soli"
Gli studenti che hanno dato l'assalto all'ambasciata britannica hanno fatto tutto da soli, senza aver ricevuto ordini da nessuno, e continueranno autonomamente per la propria strada. Lo hanno sottolineato loro stessi in un comunicato che avrebbe dovuto porre fine alla manifestazione, protrattasi invece con una nuova irruzione nella sede diplomatica.
Feriti in scontri polizia-manifestanti
Vi sono stati anche feriti negli scontri tra la polizia e i manifestanti che sono nuovamente entrati nell'ambasciata britannica. Lo riferisce l'agenzia Fars, precisando che numerosi feriti si sono contati da entrambe le parti.
Liberati i sei ostaggi
Sono stati liberati dalla polizia i sei dipendenti dell'ambasciata britannica che erano stati presi in ostaggio dai manifestanti.
Scontri polizia-manifestanti
Scontri tra la polizia iraniana e i manifestanti che hanno attaccato l'ambasciata britannica a Teheran. Secondo la Fars citata dalla Reuters, la polizia sta facendo uso di lacrimogeni per disperdere la folla.
Londra ai britannici in Iran: "Restate a casa"
Da Londra è arrivato un avvertimento rivolto ai britannici presenti a Teheran a rimanere nelle loro case e a "mantenere un basso profilo fino a quando la situazione non ritornerà sotto controllo".
I manifestanti fanno un'altra irruzione
I manifestanti sono entrati di nuovo nell'ambasciata britannica a Teheran, nonostante la presenza massiccia della polizia, come indicano le immagini appena diffuse dalla tv iraniana, e i testimoni in loco. Nelle immagini si vedono i manifestanti mentre salgono sul portone principale dell'ambasciata, mentre testimoni hanno indicato alla France Presse che alcuni di loro sono penetrati di nuovo nella cancelleria e stanno bruciando documenti.
La polizia chiude l'ingresso del compound Nord
La polizia iraniana è riuscita a chiudere l'ingresso del compound a nord di Teheran dell'ambasciata britannica, come scrive l'agenzia Irna.
Sei ostaggi? E' giallo
E' giallo sulla notizia della presa di sei ostaggi nella sede diplomatica, diffusa dall'agenzia d'informazione "Mehr". La stessa agenzia ha poi cancellato la notizia dal suo sito web senza dare spiegazioni. In precedenza aveva riferito che "gli studenti delle università di Teheran hanno preso in ostaggio sei dipendenti dell'ambasciata". Al momento nessun altro media iraniano riporta la notizia del sequestro.
Gli studenti se ne andranno quando l'ambasciatore lascerà il Paese
Non se ne andranno finché l'ambasciatore britannico in Iran non lascerà il Paese. Gli studenti iraniani penetrati nell'ambasciata britannica hanno anche posto un lucchetto e una catena all'ingresso, con un gesto simbolico per indicare la volontà che la sede diplomatica sia chiusa. Lo riferisce l'Irna, mentre la tv di stato riporta che i manifestanti non intendono andarsene prima dell'espulsione dell'ambasciatore e la fine alla politiche "ostili" della Gran Bretagna.
Londra: "un oltraggio inaccettabile"
"Siamo oltraggiati. E' una cosa inaccettabile e la condanniamo". Ha commentato così l'assalto dell'ambasciata un portavoce del ministero degli Esteri.
Irruzione nella ex residenza dell'ambasciatore Gb, presi documenti
Centinaia di studenti sono entrati anche nel parco Qolhak, ex residenza dell'ambasciatore britannico, e hanno sottratto documenti "segreti" e collegati ad attività di "spionaggio" secondo l'agenzia ufficiale iraniana Irna. L'edificio, pur non essendo più sede ufficiale, ha mantenuto lo statuto diplomatico.
Terzi: "Quell'irruzione è intollerabile"
"E' assolutamente intollerabile quanto sta accadendo al compound dell'ambasciata britannica a Teheran", si legge in una nota del ministro degli Esteri, Giulio Terzi. Il responsabile della Farnesina si attende che "le autorità iraniane riprendano al più presto il controllo della situazione". Si tratta, conclude Terzi, di "un episodio molto grave che condanniamo fermamente, e per il quale esprimiamo piena solidarietà al governo britannico".
L'ambasciatore britannico non è ancora stato espulso
Non si hanno ancora notizie precise su chi si trovi al momento all'interno dell'ambasciata britannica. L'ambasciatore era stato convocato al ministero degli Esteri iraniano, dove però non gli sarebbe stato ancora notificato il provvedimento che gli chiede di lasciare il Paese per effetto del recente voto in Parlamento.
Dipendenti dell'ambasciata in fuga
Sono riusciti a fuggire da un'uscita secondaria i dipendenti dell'ambasciata britannica, che sono scappati da un'uscita secondaria, come ha detto l'agenzia iraniana Mehr. Non è chiaro se l'ambasciatore fosse presente nell'edificio al momento dell'assalto.
Scontri con la polizia
A penetrare per primi nel complesso dell'ambasciata sono stati alcuni studenti che hanno scavalcato il muro di cinta, aprendo poi la porta ad altri. Lo riferisce la Fars, mentre la tv di Stato ha trasmesso le immagini del cancello aperto di fronte alla folla. Altri sono riusciti a penetrare una seconda volta nel compound, e all'interno si sono scontrati con la polizia.
Lanci di molotov, a fuoco un edificio del complesso
Le decine di persone che sono penetrate nel compound hanno lanciato molotov e un piccolo edificio è in fiamme, come ha annunciato la tv di stato Irib.
Ambasciatore Gb declassato a incaricato d'affari
Gli studenti hanno organizzato la protesta anche per esprimere il loro sostegno al recente disegno di legge parlamentare che abbassa il livello dei rapporti tra il ministero degli Esteri iraniano e il Foreign Office britannico. In base al disegno di legge, i rapporti tra Teheran e Londra saranno ridotti al livello di incaricati d'affari e per questo l'ambasciatore britannico avrà due settimane di tempo per lasciare l'Iran.
L'attacco è stato trasmesso in diretta dalla televisione di Stato, che ha mostrato l'immagine di un giovane che stringe tra le mani i resti di un ritratto della regina Elisabetta II strappato dal muro.