NON TUTTI PIANGONO STEVE JOBS

Il padre del software libero non piange la morte di Steve Jobs

Stallman: "Non sono contento che sia morto, ma sono contento che se ne sia andato"

07 Ott 2011 - 20:34
 © Dal Web

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La morte di Steve Jobs non ha sconvolto tutta la comunità dell'high tech. In particolare, Richard Stallman, creatore, nel 1983, di GNU (letto Goo-Noo), il primo sistema operativo open source, ha salutato con queste parole la comparsa del fondatore di Apple: "Steve Jobs, il fondatore del computer-galera reso fico che ha tolto la libertà ai folli,è morto"

Non solo. Citando il necrologio del sindaco di Chicago, Harold Washington alla morte del suo predecessore, il corrotto Dale, Stallman ha scritto "non sono felice che sia morto, sono felice che se ne sia andato".

Il motivo di tanta acredine è semplice: Steve Jobs, ha creato un ecosistema di software e hardware perfetto, ma chiuso ai limiti della paranoia attirandosi, così, le critiche dei fautori del software libero e di chi si oppone alla tutela della proprietà intellettuale.

Ill dibattito sul software libero o "proprietario" ha appassionato il mondo della tecnologia, soprattutto negli ultimi anni. Ma, mentre Richard Stallman ha scelto di esprimersi in modo plateale sulla morte di Jobs, molti forum nati intorno al mondo open source ne piangono la comparsa, mentre Linus Torvalds, creatore di Linux, (la base di Android) ha preferito stare in silenzio.

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