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Navalny dimesso dall'ospedale di Berlino | Il Cremlino: "Può tornare in Russia", la portavoce: resta in Germania

Lʼoppositore russo, dopo il presunto avvelenamento avvenuto a Tomsk, è stato ricoverato per 32 giorni. Su Instagram scrive: "Sono una creatura da Il Signore degli Anelli"

Il leader dell'opposizione russa Alexey Navalny è stato dimesso dall'ospedale la Charité di Berlino, dove era stato ricoverato dopo il presunto avvelenamento a Tomsk. Secondo i medici, una completa guarigione è "possibile". L'oppositore russo è stato dimesso dopo un ricovero durato 32 giorni. Il Cremlino: "Se vuole può tornare in Russia".  Ma il dissidente rimarrà in Germania per ultimare le cure.

"Lo stato di salute del paziente è migliorato - hanno spiegato ancora i dottori che lo avevano in cura - a tal punto che le cure mediche sono state interrotte". In un comunicato l'ospedale ha sottolineato che le possibili conseguenze a lungo termine non possono però ancora essere valutate.

 

Uscito dall'ospedale, Navalny ha commentato quanto avrebbe detto Putin in un colloquio telefonico avvenuto il 14 settembre con il presidente francese, Emmanuel Macron. Il leader russo avrebbe sollevato l'ipotesi che l'oppositore "possa aver ingerito il veleno da solo", per motivi non precisati, e che il Novitchock sia una "sostanza meno complessa di quanto si creda". 

 

"Preparare in cucina il Novichok, berne un sorso in aereo, cadere in coma, finire all'obitorio di Tomsk, dove la causa della morte sarebbe stata 'ha vissuto abbastanza'. Questo era il mio furbissimo piano - ha scritto su Instagram Navalny -. Ma Putin ha avuto il sopravvento. Lui la sa lunga. Risultato: io da fesso ho passato 18 giorni in coma senza ottenere ciò che volevo. La provocazione non è riuscita!".

 

E su Instagram Navalny ha commentato: "Il giorno è arrivato, evviva! I medici hanno deciso che l'ulteriore recupero non richiede un trattamento ospedaliero, ma una normalizzazione della vita. Camminare, passare del tempo con la famiglia, la routine dei movimenti quotidiani. E ora, opplà, sto già arrancando per il parco in pantaloni di tre taglie più grandi".

 

"Per la prima volta sono stato portato davanti a uno specchio, dopo 24 giorni in terapia intensiva (di cui 16 in coma). E dallo specchio mi ha guardato un personaggio del film 'Il Signore degli anelli'. E credetemi, non era un elfo", ha aggiunto Navalny, che ha ringraziato "tutto il team di medici della clinica Charité" e "il professor Eckard personalmente".

 

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha invece detto che "se Alexei Navalny vuole tornare in Russia è libero di farlo, come ogni cittadino russo". Ma ha anche aggiunto di non avere "informazioni credibili" sul fatto che sia stato dimesso. La portavoce del dissidente Kira Yarmysh ha comunque precisato che Navalny rimarrà in Germania per un po' di tempo perché il suo trattamento deve ancora essere completato. 

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