Già Scotland Yard aveva indicato la pista del terrorismo islamico come possibile movente dell'aggressione
L'Isis si è attribuito la responsabilità l'attacco che domenica a Londra ha provocato il ferimento a coltellate di 3 persone: la rivendicazione è arrivata su un organo di propaganda dello Stato Islamico. Già Scotland Yard aveva indicato la pista del terrorismo islamico come possibile movente dell'aggressione: l'assalitore, Sudesh Amman, era infatti da poco uscito di prigione, dove si trovava per reati legati al terrorismo.
La rivendicazione dell'Isis "L'autore dell'attacco nel distretto di Streatham, nel sud di Londra, è un combattente dello Stato islamico, e ha effettuato l'attacco in risposta agli appelli ad attaccare i cittadini dei paesi della coalizione", ha dichiarato Amaq, l'agenzia di stampa di riferimento dell'organizzazione terroristica.
I social dell'assalitore L'assalitore di domenica, ucciso a colpi di pistola dalla polizia, aveva precedentemente elogiato lo Stato islamico, aveva condiviso sui social una pubblicazione online di Al Qaeda e aveva incoraggiato la sua ragazza a decapitare i suoi genitori.
La madre: "Si era radicalizzato sul web" Haleema Faraz Khan, la madre dell'assalitore, ha raccontato di come il figlio si fosse radicalizzato guardando materiale jihadista "online". La donna ha aggiunto, però, di credere che fosse diventato ancora "più religioso" e più legato all'estremismo islamico nel periodo trascorso nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh: poco più di un anno e mezzo, prima del rilascio avvenuto a fine gennaio su cauzione grazie a uno sconto di pena rispetto alla condanna a 3 anni e 4 mesi ricevuta nel 2018 per reati di propaganda terroristica.
Perquisito l'ostello dove l'assalitore viveva Haleema Faraz Khan, madre di altri 4 figli più piccoli, ha inoltre precisato di aver visitato Sudesh giovedì, nell'ostello londinese in cui viveva sotto sorveglianza dopo la scarcerazione. E di averlo trovato "normale", anzi "carino e gentile" nei suoi confronti. L'ostello è stato perquisito, al pari di due abitazioni, dalla polizia britannica, che al momento non sembra dar invece peso alla solita rivendicazione a posteriori attribuita all'Isis.