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Mafia: Definitive Edition, il ritorno in salsa moderna di un grande classico dei videogame

Il remake realizzato da Hangar 13 dona nuova linfa vitale allʼoriginale gioco open-world a tema mafioso realizzato nel 2002 da Illusion Softworks. Il risultato è degno di nota

Lanciato nel 2002, Mafia è stato certamente uno dei videogiochi più rappresentativi di inizio millennio. Realizzato dalla fu Illusion Softworks, l'avventura proiettava il giocatore in una città americana nel bel mezzo del proibizionismo, mettendoci nei panni di un tassista che sarebbe diventato da lì a breve uno dei picciotti più importanti al servizio del Don a capo di Little Italy. Diciotto anni dopo, Mafia: Definitive Edition torna per  raccontare ancora una volta una delle più affascinanti della storia dei videogiochi, grazie a un remake che rimette a lucido Lost Heaven per adattarla agli standard moderni.

Il risultato, dopo quindici ore trascorse tra i quartieri italo-americani rielaborati dal team Hangar 13 (già autore del più recente terzo capitolo), è un videogioco che riesce a dare nuova linfa vital all’opera originale creandone una versione concreta e attuale, rievocando le stesse sensazioni in chi sceglierà di rivivere l’esperienza e raccontandola a chi non l’ha mai vissuta prima in quella che è la migliore versione possibile di Lost Heaven, e di conseguenza dello stesso gioco.

 

Una delle caratteristiche più importanti di Mafia, la struttura narrativa, è stata mantenuta dagli sviluppatori: la storia si svolge attraverso otto anni ed è raccontata da un Tommy ormai pentito, che tenta di salvare la sua famiglia confessando tutte le malefatte al detective Norman. Il racconto cronologico e volutamente frammentario dell'avventura di Tommy risulta ancora oggi riuscitissimo, fresco e in linea con la ricostruzione della città da parte di Hangar 13.

 

 

Lo scenario accompagna silenziosamente gli eventi e trasmette in maniera vivida un contesto credibile, tagliando con la sua linearità un open world giocoforza mai complesso e stratificato come quelli più moderni a cui siamo abituati. Non è un caso, per dire, che la possibilità di esplorare la città (il cossiddetto free roaming, reso celebre dai vari GTA) sia legata a una modalità slegata dalla storia principale.

 

Abbandonandosi alla storia, però, si assiste ora dopo ora a una confessione, quella di Tommy, caratterizzata da una netta evoluzione del tono narrativo. La città diventa sempre più familiare ma mantiene gelosamente il suo fascino, senza svelarsi mai eccessivamente agli occhi del pubblico.

 

Diciotto anni dopo, la Definitive Edition di Mafia mostra al mondo che coniugare open world e narrazione cinematografica mantenendo un certo equilibrio è possibile, raccontando la storia nel modo giusto. Diciotto anni dopo, l'opera creata da Illusion Softworks si conferma superba nella gestione di un racconto (ammodernato anche nei personaggi) che, nelle circa quindici ore necessarie a raggiungere i titoli di coda, è caratterizzata da un ritmo di gioco perfetto.

 

 

Hangar 13 non ha solo restaurato la città e adattato il comparto tecnico ai tempi che corrono, ma ha anche preso in prestito alcuni elementi del terzo capitolo a cui ha lavorato in passato e modificato altri aspetti della produzione originale per rendere il ritmo leggermente più scorrevole e ridurre i tempi morti. Le sequenze d’azione, ad esempio, sono state riviste per sfruttare un level design ora certamente più complesso rispetto al passato, mentre le missioni in cui il tassista doveva semplicemente muoversi da un punto A a un punto B sono state rimodulate, andando a rivedere anche il bilanciamento tra sessioni di guida, esplorazione a piedi e scene più marcatamente action.

 

Hangar 13 ha infatti inserito il gameplay e lo stile di combattimento di Mafia 3 all’interno del remake, una soluzione tutto sommato riuscita che restituisce una certa dinamicità agli scontri, scenograficamente impeccabili e abbastanza divertenti da giocare, ma che tuttavia non basta a limare tutti i difetti di un gioco che ha pur sempre quasi vent'anni sul groppone.

 

L’intelligenza artificiale dei nemici è sottotono, anche ai livelli più ardui, mentre le sezioni furtive e di combattimento corpo a corpo risultano eccessivamente ancorate al passato, e come tali fuori tempo massimo. Macchinose, mai capaci di restituire una sensazione di fisicità efficace rispetto alle produzioni moderne, un po' come tutte le animazioni che caratterizzano l'azione: pesanti e poco soddisfacenti.

 

 

Migliorato particolarmente, invece, il modello di guida, semplicizzato nelle meccaniche ma che offre il giusto feeling rispetto all'originale, donando la pesantezza corretta dei veicoli anni ‘30 e restituendo sensazioni tutto sommato gradevoli, a patto di digerire il fatto che alcune macchine, quasi vent'anni dopo, continuino a sembrare più delle imbarcazioni che dei veicoli a quattro ruote ruote.

 

Ciò nonostante, il fascino dell’opera originale e l'apprezzabile lavoro di restauro compensano a difetti che sono sì presenti nel lavoro di Hangar 13, ma che non vanno a minare il giudizio complessivo sull'opera. Chiaramente, acquistando il gioco bisogna tenere a mente che non si tratta di un titolo ricreato da zero sulla base delle regole moderne, ma che è stato un lavoro di restauro integrale di un gioco concepito per le regole e le limitazioni presenti nel 2002.

 

Mafia: Definitive Edition è un remake fedele ed esteticamente pregevole di un cult, un titolo brillante a livello narrativo e nella realizzazione di un open world ambientato nell'America del proibizionismo. Se graficamente il lavoro di Hangar 13 convince, lo stesso non può dirsi dell'idea di trasportare buona parte degli elementi del terzo capitolo nella produzione originale, dal momento che il dislivello tra vecchio e nuovo in alcuni casi si avverte particolarmente. La Definitive Edition di Mafia resta comunque un'occasione importante per rivivere (o affrontare per la prima volta) una delle avventure più intense e appaganti della storia videoludica.

 



Come lo abbiamo giocato

Abbiamo giocato a Mafia: Definitive Edition grazie a un codice fornito dal distributore italiano, testando il gioco sia su PC che su PlayStation 4. Per rivivere la storia di Tommy Angelo, oggi come allora, servono circa 15 ore, ma le opportunità concesse dalla ricostruzione di Lost Heaven garantiscono molte più ore di divertimento.


Può piacere a chi…
… ha gradito il gioco originale e vuole riviverne la storia in chiave moderna
… adora gli open-world e vuole riscoprire una Lost Heaven oggi più bella che mai
… ha apprezzato il terzo capitolo di Mafia e lo stile proposto dal team di sviluppo

Potrebbe deludere chi…
… non ama le storie e i videogiochi a sfondo mafioso
… non tollera le ambientazioni open-world, in cui esplorare e compiere attività secondarie
… sperava in un remake con novità più sostanziose dal punto di vista del gameplay

Mafia: Definitive Edition è un gioco consigliato esclusivamente a un pubblico maggiorenne.
 


 

Vieni su IGN Italia per altre notizie e video su questo gioco!

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