POTERE AL VINTAGE

Videogiochi: i millennial giocano di più rispetto alla generazione Z e agli adolescenti

Una ricerca svela che i nati tra i primi anni Ottanta e i Duemila sono i più assidui fruitori di videogame, battendo anche le generazioni più giovani

14 Dic 2023 - 15:58
 © Ufficio stampa

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Non è vero che "vecchio" sia sinonimo di arretrato, specialmente in fatto di videogame e tecnologia. Secondo un nuovo studio, i millennial rappresentano il mercato maggiore su cui le aziende videoludiche dovrebbero puntare, considerando come, dati alla mano, questa fetta di pubblico abbia dimostrato di trascorrere molto più tempo a videogiocare rispetto alla cosiddetta Generazione Z e agli adolescenti.

Il termine Millennial fa riferimento alla generazione di coloro nati tra i primi anni Ottanta al 1996, mentre la Generazione Z quelli tra il 1997 e il 2012. Secondo un rapporto realizzato dalla piattaforma d'intrattenimento Fandom, "nonostante gli adolescenti e la Gen Z passino più tempo a giocare rispetto all'anno precedente, le generazioni più anziane di giocatori trascorrono più ore a giocare ogni settimana".

Realizzato sulla base dei dati proprietari degli utenti di Fandom.com e di uno studio globale che esamina come le motivazioni e i comportamenti dei giocatori siano variabili in base alla generazione di riferimento, il rapporto ha rilevato che il 52% dei millennial intervistati vede i videogiochi come principale fonte d'interesse e che il 40% del pubblico millennial trascorre più di 22 ore a settimana giocando, rispetto al solo 29% dei giovanissimi.

Lo studio ha inoltre rilevato che "l'influenza per l'acquisto di marchi che hanno investito nel settore videoludico diventa maggiore con l'età", dato che il pubblico millennial del portale ha indicato il 24% in più di probabilità di essere "fortemente influenzati" ad acquistare videogiochi rispetto alla media.

Gli ideatori dello studio tendono sottolineano tuttavia come aziende e sviluppatori non debbano puntare meno sulle giovani generazioni: sebbene il 45% dei videogiocatori in generale trascorra più tempo a giocare rispetto a un anno fa e i millennial rappresentino la fascia di popolazione che gioca maggiormente ai videogiochi, la crescita maggiore e più costante è stata registrata proprio tra i giovani e gli adolescenti, con un aumento rispettivamente del 63% e del 48% rispetto al tempo trascorso con i videogame nell'anno precedente.

"Le giovani generazioni di giocatori sono più interessate al gioco competitivo e a creare connessioni sociali, mentre i giocatori più anziani gravitano maggiormente verso giochi con un potenziale di stimolazione intellettuale", si legge nel rapporto intitolato 'Inside Gaming'. "Tra i generi di gioco più popolari tra i giocatori di tutte le età si trovano i giochi d'avventura, i sandbox, di sopravvivenza e di combattimento. I ragazzi più giovani, invece, sono più propensi a giocare ai battle royale (49%), ai racing game (46%) e ai giochi di sopravvivenza (39%), mentre i millennial gravitano maggiormente verso i giochi di massa (41%), strategici (27%) e giochi di ruolo (26%), con giochi come Elden Ring o World of Warcraft".

Per la Generazione Z e i Millennial, dunque, i principali fattori trainanti sono costituiti da una buona trama e personaggi d'impatto, specie se con scenari ricchi e complessi, mentre i giocatori più giovani gravitano maggiormente verso i giochi competitivi, con un'enfasi sul lavoro di squadra coordinato.