Il gioco di ruolo ottiene 12 candidature ai The Game Awards 2025 e raggiunge un nuovo record. Bene anche Death Stranding 2, Hades II, Hollow Knight: Silksong e Ghost of Yotei
© Ufficio stampa
A fine anno, insieme ai bilanci e alle classifiche, arrivano anche i grandi premi legati al settore dell'intrattenimento digitale. Nell'industria videoludica, il punto di riferimento è certamente l'evento The Game Awards, considerato una sorta di "Oscar dei videogiochi", con l'imminente edizione 2025 che ha già trovato due protagonisti assoluti: il marchio PlayStation e la "sorpresa" Clair Obscur: Expedition 33.
Il gioco di ruolo realizzato dalla francese Sandfall Interactive ha ottenuto 12 candidature, diventando il titolo con il maggior numero di nomination nella storia dei The Game Awards.
Oltre al riconoscimento di "Gioco dell'anno", il progetto è stato inserito nelle categorie "Miglior regia", "Miglior comparto narrativo", "Miglior direzione artistica", "Migliore colonna sonora e musica", "Miglior comparto audio", "Miglior gioco indipendente", "Miglior gioco indipendente al debutto" e "Miglior gioco di ruolo", oltre a tre candidature per la "Migliore performance" ai suoi attori Ben Starr, Charlie Cox e Jennifer English.
Subito dietro troviamo due pesi massimi della scuderia PlayStation, Death Stranding 2: On the Beach e Ghost of Yotei, entrambi con sette nomination. Completano il gruppo dei titoli più ambiti Hades II (canditato in sei categorie) e Hollow Knight: Silksong (cinque), oltre all'avventura Donkey Kong Bananza di Nintendo e al gioco di ruolo medievale Kingdom Come: Deliverance II, entrambi in corsa per il premio di Gioco dell'anno.
Il dominio PlayStation si vede anche guardando alla classifica degli editori: Sony Interactive Entertainment è il publisher con il maggior numero di candidature (ben 19), davanti a Kepler Interactive (13), mentre Microsoft ed Electronic Arts si fermano a 10 ciascuna. Una fotografia che conferma quanto Sony e il suo il marchio PlayStation restino uno dei principali motori del settore, anche se rispetto al passato c'è una maggiore attenzione nei confronti della scena indipendente: nella categoria dedicata, spiccano videogiochi come Absolum, Ball x Pit, Blue Prince e i succitati Clair Obscur: Expedition 33, Hades II e Hollow Knight: Silksong.
Grande spazio, come nelle edizioni precedenti, anche alle performance degli attori: oltre ai nomi legati a Expedition 33, in nomination ci sono Erika Ishii (Ghost of Yotei), Konatsu Kato (Silent Hill f) e Troy Baker, volto e voce di Indiana Jones e l'antico Cerchio.
Sul fronte musicale, la sfida per la colonna sonora coinvolge alcuni dei compositori più originali e apprezzati del panorama videoludico: Christopher Larkin (Hollow Knight: Silksong), Darren Korb (Hades II), Lorien Testard (Clair Obscur: Expedition 33), Toma Otowa (Ghost of Yotei) e il duo composto da Woodkid e Ludvig Forssell, che hanno prestato il loro talento per Death Stranding 2: On The Beach. Gli stessi titoli si ritrovano all'incirca nella categoria della migliore direzione artistica.
Le nomination, selezionate da una giuria di testate specializzate internazionali, sono state annunciate in diretta streaming dall'ideatore e presentatore dell'evento, Geoff Keighley. In totale, i premi in palio sono 27: i vincitori saranno decisi da un sistema di voto "misto" che combina il giudizio delle giurie (90%) con il voto del pubblico (10%), che potrà essere trasmesso online fino al 10 dicembre attraverso il sito ufficiale dell'evento.
La cerimonia si terrà giovedì 11 dicembre al Peacock Theater di Los Angeles e sarà trasmessa in tutto il mondo in streaming. Come da tradizione, oltre ai premi ci sarà la consueta sfilata di trailer di titoli già noti, gli annunci di nuove produzioni, esibizioni musicali e qualche sorpresa fuori programma.
Lo scorso anno, i The Game Awards hanno raggiunto un nuovo record di pubblico con circa 154 milioni di spettatori, con una crescita del 31% rispetto all'edizione precedente. Numeri che testimoniano ulteriormente la crescita del mercato dei videogiochi, diventato uno dei linguaggi culturali più influenti di questa generazione.