FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Canada: nonna scopre un addebito di 1400 dollari in videogiochi da parte del nipote

Una donna canadese credeva di aver prestato la propria carta al nipote per acquisti in app di pochi spiccioli, ma ha visto bloccare il suo conto senza possibilità di rimborso

Microtransazioni - Videogiochi - Acquisti in-app
IGN

Nel corso della pandemia da Covid-19, il numero di persone che si sono interessate al mondo dei videogiochi è aumentato notevolmente. Allo stesso tempo, però, sono aumentati i casi di coloro che hanno speso cifre enormi in acquisti in-app per poter migliorare le proprie esperienze videoludiche. Non è il caso della canadese Diana Liscoumb, che però si è trovata inconsapevolmente coinvolta dopo aver scoperto che il nipote aveva speso la bellezza di 1400 dollari in microtransazioni tramite la sua carta di credito.

Diana Liscoumb di Sutton, Ontario, ha spiegato in un'intervista di essere rimasta scioccata dopo la scoperta del grosso addebito per videogiochi, aggiungendo di aver appurato che tali spese non le verranno rimborsate. "Non so come si possa arrivare a spendere così tanto per un gioco. Mio nipote ha detto che li aveva spesi per skin o crediti extra", ha raccontato.

 

La donna ha spiegato che suo nipote di 13 anni le aveva chiesto di usare la sua carta di credito per poter effettuare alcuni acquisti per uno dei suoi giochi preferiti e lei aveva accettato, pensando che si trattasse di cifre irrisorie. Ma una volta fatto un estratto conto, aveva scoperto il grosso addebito in commissioni che sarebbe stato anche più alto, se la sua banca non avesse interrotto gli addebiti poiché considerati come operazioni insolite. "Ho parlato con mio nipote che non si era reso conto di quello che aveva fatto. Pensava che tutto fosse gratuito", ha detto la Liscoumb.

 

Resasi conto dell'inconveniente, la donna ha contattato il servizio assistenza PlayStation, che però le ha ribadito che si trattava di addebiti legittimi che non potevano essere rimborsati. "Ho solo il cuore spezzato e dalla banca mi hanno ripetuto di non poter far nulla, perché sono io ad aver autorizzato gli addebiti sulla carta di credito", ha detto mestamente. La Liscoumb ha rivelato che le sarà difficile recuperare la somma. "Mio nipote si è persino offerto di trovare un lavoro quando compirà 14 anni per contribuire a pagare il debito" ha affermato.

 

I nipoti sono l'amore dei nonni, è vero. Ma la storia insegna che quando ci sono acquisiti e videogiochi in mezzo, bisogna restare vigili ed operare sempre un rigido controllo.

 


 

Vieni su IGN Italia per altre notizie e video su questo gioco!

Commenti
Commenta
Disclaimer
Grazie per il tuo commento

Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione

Grazie per il tuo commento

Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook

Regole per i commenti

I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre

In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali