Watergate, un'emozionante sfida a due tra stampa e politica
Il più grande scandalo politico americano si trasforma in un coinvolgente gioco da tavolo in cui ogni mossa conta
Nuovo appuntamento con La Storia sul Tavolo, la rubrica mensile in cui Riccardo Masini (membro della Società Italiana di Storia Militare, nonché YouTuber e scrittore di libri e articoli sul gioco di simulazione) ci racconta in video un evento storico e ci suggerisce come riviverlo attraverso wargame e giochi da tavolo.
In questo episodio torniamo nell’estate del 1972, quando l’opinione pubblica statunitense era concentrata a seguire l’evento politico dell’anno: la campagna elettorale presidenziale di Richard Nixon.
Nixon era favorito nei sondaggi per la rielezione alla Casa Bianca. Forse fu per questo che sulle prime i media americani non diedero molto peso a una notizia locale proveniente proprio da Washington: la sorveglianza di un albergo della capitale aveva scoperto alcuni intrusi nelle stanze del quartier generale del Partito Democratico. Il nome dell’albergo diceva poco a chi non era pratico della città: Watergate.
Ma una coppia di giornalisti del Washington Post, Bob Woodward e Carl Bernstein, intuirono che c’era qualcosa di molto losco dietro la vicenda, e iniziarono una lunga inchiesta. I loro articoli, iniziati nel luglio del 1972, scoprirono una vasta rete di connivenze, insabbiamenti, coperture incrociate che portava dritta alla Casa Bianca. E quando, nel 1974, tutta la verità venne a galla, la pressione da parte di giudici e cittadini fu così forte da costringere Nixon alle dimissioni.
Tutto ciò si trasformò nel più grande scandalo della storia politica americana, ed è oggi al centro di un gioco da tavolo che ci vedrà impegnati a fare luce su questi eventi, o a impedire che sia fatta luce su di essi: Watergate, di Matthias Cramer.
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